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Pnrr, quarta rata Italia: Fitto ha presentato richiesta di pagamento all'Ue

Economia

Dopo il via libera del Consiglio Ue alle modifiche apportate all'Italia ai target per la richiesta della quarta rata del Pnrr, oggi il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto ha presentato la richiesta di pagamento della quarta rata del Pnrr, relativa al raggiungimento del 28 obiettivi previsti

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Lo scorso 19 settembre il Consiglio Ue aveva dato il via libera alle modifiche apportate all'Italia ai target per la richiesta della quarta rata del Pnrr. Oggi è arrivata anche ufficialmente la richiesta di pagamento da parte del Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto alla Commissione.

Fitto: "Lavoro proficuo in sintonia con la Commissione"

"La richiesta di pagamento presentata dal Governo è il frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea che il 28 luglio 2023 ha approvato la proposta di modifica di 10 obiettivi e di aggiunta della milestone relativa ai posti letto per gli studenti universitari", ha specificato il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione. "Abbiamo messo ordine a una situazione assolutamente complessa, creando una struttura unica di coordinamento con una visione chiara a giugno 2026, per non trovarci nelle condizioni di vederci revocare i progetti del Pnrr", continua Fitto, che illustra i passaggi nella definizione dei progetti, l'interlocuzione con l'Europa per l'ottenimento delle rate del Pnrr: "Nel piano 2014-2020 il nostro Paese ha avuto una capacità di spesa solo del 34% dei 126 miliardi provenienti da Bruxelles e sul Pnrr abbiamo individuato 67 miliardi destinati a progetti antecedenti alla definizione del Piano e dunque inammissibili - ha precisato - Ci siamo dovuti, dunque, riorganizzare rispetto alle severe condizioni imposte per ottenere i fondi, fino a giungere all'ok definitivo della terza rata ed essere in grado, così come faremo nelle prossime ore, di richiedere il pagamento anche della quarta rata. Per questo abbiamo ricevuto apprezzamenti da Bruxelles recuperando credibilità e ora siamo in grado anche di far partire concretamente i progetti che, ricordo, dovranno essere realizzati entro giugno 2026".

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