
Luce e gas, fine del mercato tutelato: cosa potrebbe contenere il decreto del governo
"Sono in corso valutazioni da parte del governo sul meccanismo di traghettamento al di fuori del mercato tutelato dei clienti domestici, ed in particolar modo dei vulnerabili, tenendo conto dell'instabilità dei prezzi dell'energia in questa fase storica", ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sovranità energetica, Pichetto Fratin. Ma cosa cambia per le famiglie?

È in arrivo un nuovo decreto sull’energia: con la fine del mercato tutelato, prevista per il prossimo gennaio, il governo Meloni sta pensando di mettere alcuni paletti per agevolare la transizione verso il mercato libero
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Intanto, lunedì 25 settembre dovrebbe arrivare in Cdm, il dl Energia, in cui il bonus bollette per luce e gas – riservato ai meno abbienti – viene confermato anche per il quarto trimestre dell’anno. Così come viene prorogato fino a fine anno l’azzeramento degli oneri generali di sistema per il gas
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"Sono in corso valutazioni da parte del governo sul meccanismo di traghettamento al di fuori del mercato tutelato dei clienti domestici, ed in particolar modo dei vulnerabili, tenendo conto dell'instabilità dei prezzi dell'energia in questa fase storica", ha detto in questi giorni il ministro dell'Ambiente e della Sovranità energetica, Gilberto Pichetto Fratin
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La fine del mercato tutelato, per i clienti domestici non vulnerabili (famiglie e condomini) è previsto per l'1 gennaio 2024 per quanto riguarda il gas, e a partire da aprile 2024 per quanto riguarda l'energia elettrica, sempre per i clienti domestici non vulnerabili. Da queste date, tutti i consumatori domestici non vulnerabili saranno obbligati a passare al mercato libero
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Il governo punta ad agevolare proprio questo passaggio: l’esecutivo ha infatti intenzione di inserire ulteriori tutele per gli utenti, in un momento di incertezza internazionale e di prezzi del gas “ballerini”

“Oggi sul mercato tutelato abbiamo 10 milioni di famiglie”, ha ricordato Pichetto Fratin in un convegno. "Stiamo valutando se davvero questa fine del mercato tutelato determinerà la riduzione dei prezzi", ha quindi aggiunto

Il passaggio al mercato libero sarà accompagnato gradualmente con una fase di transizione. Alle famiglie che non avranno scelto un fornitore del libero mercato verrà assegnato il 'servizio a tutele graduali', con una fornitura a tariffe calmierate erogata da venditori selezionati dall’Arera sulla base di aste condotte su base territoriale. Pichetto Fratin ha anche annunciato che "saranno svolte campagne di comunicazione istituzionale su larga scala, attraverso una pluralità di canali divulgativi e sui principali media a diffusione nazionale"

Sul piano dei vantaggi, ci sono tutti gli aspetti positivi della concorrenza. Se il mercato funziona, la libera determinazione del prezzo porta a un vantaggio per il consumatore finale che viene messo nelle condizioni di poter scegliere l'operatore più conveniente. I rischi invece ci sono quando il mercato funziona male. Tra modifiche unilaterali dei contratti, promozioni poco chiare e previsioni incerte, gli italiani finiscono sempre più spesso a dover fare i conti con call center aggressivi e agenzie che spingono un fornitore piuttosto che un altro

Presente nel decreto anche una parte dedicata all’eolico: il provvedimento, infatti, “interviene sulla definizione delle aree idonee per le rinnovabili e per l’eolico offshore. Dobbiamo produrre senza devastare il territorio”, ha dichiarato Pichetto Fratin

L’idea del ministero è di operare a terra, come ha dichiarato il ministro, “dove è stato raggiunto un accordo col Ministero della Cultura per un distanza minima di 3 km degli impianti dall’abitato e per l’installazione dei pannelli solari, e adesso si sta definendo la questione delle aree agricole”

A questo andrà aggiunta anche la possibilità di un intervento in mare: “Valutiamo come sia possibile inserire grandi piattaforme di eolico, fino a 50x50 chilometri”, ha dichiarato Pichetto Fratin

Secondo quanto ha riferito il ministro, poi, “nel decreto ci sarà anche l’apertura a possibili autocandidature per alcune realtà per il deposito di scorie nucleari”

Sempre a proposito di energia, il ministro ha poi dichiarato che “arriverà a brevissimo il decreto sulle comunità energetiche rinnovabili, con alcune modifiche suggerite da Bruxelles. Le Cer sono una sfida importante, che va a creare un cambiamento nel modello di consumo. Prevediamo 15-20mila Comunità in Italia, in un settore energetico in forte cambiamento”, ha dichiarato Pichetto Fratin
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