Btp, cosa fare con i titoli di stato dopo l’aumento dei tassi Bce
Toccata la soglia storica del 4,50%. Per la prima volta, però, il Consiglio direttivo segnala che potremmo essere arrivati al massimo, al cosiddetto picco dei tassi. L'inflazione salirà al 5,6% nel 2023 (invece del 5,4%), al 3,2% nel 2024 (al posto del 3%) e al 2,1% nel 2025
- A causa dell’inflazione la Bce rialza i tassi di altri 25 punti base, spingendo quello principale al record storico del 4,50%. Ma, per la prima volta da dieci mesi a questa parte, il Consiglio direttivo segnala che potremmo essere arrivati al massimo, al cosiddetto picco dei tassi
- Per annunciare il nuovo rialzo dei tassi di riferimento che porta quello sui depositi al 4% e quello sui finanziamenti marginali al 4,75%, la Banca centrale usa la formula di rito: "L'inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato". È principalmente colpa dei prezzi dell'energia, che ad agosto sono risaliti e hanno costretto a rivedere al rialzo anche le stime pubblicate a giugno
- L'inflazione salirà al 5,6% nel 2023 (invece del 5,4%), al 3,2% nel 2024 (al posto del 3%) e al 2,1% nel 2025. Quest'ultimo dato, l'unico del triennio rivisto al ribasso, è il solo che fa sperare nell’efficacia che la Bce sta somministrando alla zona euro, attirandosi le critiche di diversi governi, tra cui quello italiano
- Il Corriere della Sera ha dato alcune indicazioni su come gestire i vari titoli di stato dopo questi rialzi. Se la scadenza del titolo presente in portafoglio è abbastanza vicina nel tempo, meglio conservarlo in portafoglio fino alla naturale data di rimborso
- Se quest’ultima è un po’ lontana o molto lontana, gli effetti negativi sul valore di mercato del Btp si sentiranno: non conviene venderli. Mantenendolo in portafoglio si incasserà il valore nominale alla naturale scadenza. La vendita è invece consigliabile se si decide di investire in un immobile
- I Btp mantenuti in portafoglio, anche se svalutati, potrebbero avere un incremento del loro valore di mercato: prima della data di rimborso, per gradi, potrebbe anche superare il valore nominale. Si tratta, spiega Il Corriere, di una buona opportunità a patto che gli investitori siano favorevoli al rischio
- Sarebbe importante non temere che il possibile calo delle quotazioni sia per sempre. All’atto del rimborso il valore nominale verrà comunque rimborsato – continua Il Corriere – anche se potrebbe essere soggetto a una ritenuta fiscale non rilevante se, quando il Btp è stato proposto agli investitori per la prima volta, il suo prezzo di collocamento era inferiore al valore nominale 100. Si pagherebbe, in questo caso, la tassazione del 12,50% sulla plusvalenza maturata
- La Banca centrale è consapevole che l'economia sta rallentando, tanto che ha dovuto tagliare "significativamente" le previsioni sulla crescita. Il Pil dell'Eurozona salirà dello 0,7% nel 2023 (invece dello 0,9% previsto a giugno), dell'1,0% nel 2024 (a giugno era l'1,5%) e dell'1,5% nel 2025 (invece dell'1,6%). Ma a Francoforte non è scattato nessun allarme: non ci sarà nessuna grave recessione, al massimo una stagnazione per qualche trimestre
- La presidente Christine Lagarde, incalzata da chi le chiede se sia la fine dei rialzi, è costretta a specificare che "non possiamo dire che ora siamo al picco dei tassi". Si deciderà di volta in volta, sempre guardando ai dati. Durante la riunione, spiega, alcuni membri del board volevano una pausa. Ma poi una "solida maggioranza" ha preso la decisione di rialzare ancora una volta. I messaggi sul futuro però sono promettenti: la politica monetaria si sta trasmettendo "molto piu' rapidamente del passato", dice Lagarde
- Il cambio di prospettiva c'è e viene colto sia dai mercati che dagli analisti. Qualcuno vede già un taglio dei tassi in arrivo a metà del prossimo anno. Per Antonio Cesarano di Intermonte, la Bce ha risolto il compromesso tra "falchi e colombe concedendo ai primi il rialzo dei tassi e ai secondi il richiamo esplicito ad una guidance molto vicina all'ipotesi di ultimo rialzo accompagnato da tassi fermi per un periodo di tempo lungo"