Bonus benzina, ipotesi contributo di 80 euro caricato sulla carta “Dedicata a te”
Dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, l’esecutivo potrebbe dare forma definitiva all’aiuto contro il caro carburante. L’idea è quella di caricarlo direttamente sulla social card lanciata a luglio per tutti i nuclei familiari di almeno tre componenti e un Isee sotto i 15mila euro lordi. A beneficiarne potrebbero essere 1,3 milioni di famiglie
- Un bonus da 80 euro al mese per contrastare il caro benzina, caricabile sulla carta “Dedicata a te”: è questa la misura che sta studiando il governo, che potrebbe anche presto approvarla
- Secondo fonti dell'esecutivo, la novità non è imminente, ma dovrebbe prendere forma dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, atteso per il 27 settembre
- Come riporta “Repubblica”, il bonus sarà caricato direttamente sulla social card lanciata a luglio, che prevedeva un contributo unico di 382,50 euro per l'acquisto di beni e alimenti per famiglie di almeno tre componenti e un Isee fino a un massimo di 15 mila euro lordi. Si stima che ne beneficeranno 1,3 milioni di famiglie
- Secondo le fonti dell’esecutivo la misura ha un costo di 100 milioni e nelle ultime ore ha preso il sopravvento sull’altra opzione in campo: uno sconto diretto al distributore, sempre per i possessori della card (1,3 milioni)
- Il governo sceglie quindi di limitare gli aiuti contro il caro carburanti ai redditi bassi, accantonando l’idea di un decreto ministeriale per far scattare l’accisa mobile, il meccanismo che taglia le imposte sulla benzina in maniera proporzionale all’aumento dei prezzi
- Un sistema che, alla fine, avrebbe ridotto il prezzo finale dei carburanti: il taglio, però, è lineare; lo sconto va anche a chi possiede un Suv
- Il bonus, come ha sottolineato Il Corriere della Sera qualche giorno fa, sarebbe da finanziare con l’extragettito Iva (circa due miliardi di euro)
- Attenzione massima anche ad una possibile periodicità del contributo: fino a pochi giorni fa si parlava addirittura di un contributo trimestrale, che verrebbe quindi ripetuto a cavallo dell’anno
- “Bene il bonus benzina del governo, perché riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso. Ma è una soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti dei picchi dei prezzi dei carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale come l'accisa mobile", ha dichiarato Giuseppe Sperduto, presidente di Faib, l'associazione che riunisce i gestori carburanti di Confesercenti
- A detta di Sperduto, sarebbe meglio l’accisa mobile “che consente di impiegare il maggior gettito erariale, legato agli aumenti dei carburanti, per ridurre le accise. Si tratterebbe di un importante incentivo a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l'inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti"
- Il prezzo della benzina intanto sale sempre di più e su questo le opposizioni attaccano il governo: “Dopo mesi di tariffe sempre elevatissime, la benzina in Italia tocca i 2 euro al litro anche in modalità "self”. In Italia l'auto è diventata un bene di lusso e le famiglie meno abbienti sono costrette a lasciarla in garage, a dimostrazione che le misure messo a punto dal governo si sono rivelate tragiche”, ha dichiarato il M5S