
Rdc, l’Inps: “Le famiglie sospese non perdono l’assegno unico per figli maggiorenni”
L’Istituto spiega che con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 48/2023, relativo all’inclusione sociale e all’accesso al mondo del lavoro, nulla cambia per i nuclei familiari che includono figli minori o disabili. Per i nuclei percettori di Rdc già sospesi nel mese di luglio l’integrazione assegno unico universale su Rdc relativa alla mensilità di luglio verrà regolarmente corrisposta, senza subire ritardi (purché i nuclei familiari stessi rispettino alcuni requisiti)

L’Inps precisa che i nuclei familiari sospesi dalla fruizione del reddito di cittadinanza hanno comunque diritto all’assegno unico "di cui viene garantita la continuità fino al compimento dei 21 anni, se sussistono i requisiti previsti dalla legge". Lo ha detto l’istituto in una nota sull'integrazione tra Rdc ed Assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli maggiorenni
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L’Istituto spiega che con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 48/2023, relativo all’inclusione sociale e all’accesso al mondo del lavoro, nulla cambia per i nuclei familiari che includono figli minori o disabili: per questi ultimi la fruizione del Reddito di cittadinanza è garantita senza soluzione di continuità fino al 31 dicembre 2023
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La questione della fruizione della misura di AUU si pone invece per i nuclei percettori di Rdc già sospesi nel mese di luglio e per quelli che progressivamente verranno sospesi dal beneficio nelle mensilità successive, tenuto conto della maturazione della settima mensilità di percezione della prestazione
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Si tratta, in dettaglio, di nuclei che comprendono figli che si trovano in alcune condizioni, accertate dall’Inps

Sono queste: 1) frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea, 2) svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro, 3) sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, 4) svolgono il servizio civile universale

Per le famiglie che si trovano in queste condizioni, l’integrazione AUU su Rdc relativa alla mensilità di luglio verrà regolarmente corrisposta dall’INPS, senza subire ritardi

Il pagamento di quanto spettante a titolo di integrazione, infatti, avverrà in data 27 agosto con le ordinarie modalità di accredito di Rdc, posto che la prestazione viene di norma liquidata nel mese successivo relativamente alla competenza maturata nel mese precedente

Nel caso di nuclei familiari che proseguono la percezione di Rdc sino a dicembre, "l’integrazione AUU è corrisposta sulla carta Rdc unitamente al RDC e senza soluzione di continuità. Per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione RDC sarà stata cessata, il pagamento di AUU avverrà in misura piena utilizzando sempre la carta Rdc”

Si ricorda, infine, che a decorrere dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico, qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda di assegno unico universale per percepire la prestazione con decorrenza 1° marzo 2024

Al riguardo, l’Inps ricorda che la domanda può essere presentata entro il 30 giugno 2024, fatta salva la spettanza di tutti gli arretrati a partire dal 1° marzo
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