
Pos in tabaccheria, torna la possibilità di pagare sigarette e marca da bollo col bancomat
L’agenzia delle Dogane ha cancellato l’esenzione all'obbligo sui pagamenti elettronici su sigarette e marche da bollo introdotta lo scorso ottobre. Per effetto del dietrofront, nelle circa 50mila tabaccherie italiane tornano le sanzioni per gli esercenti che non autorizzano la transazione con carta di credito, bancomat o altri strumenti digitali. La decisione nasce dalle condizioni dinamiche del mercato di questo tipo di pagamenti che prevedono il rimborso delle commissioni per importi inferiori ai 10 euro

Nelle tabaccherie torna la possibilità di pagare tramite Pos. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Dogane con una determinazione che ha cancellato l’esenzione introdotta dall’ente stesso il 25 ottobre scorso. Ecco quali prodotti si potranno acquistare tramite pagamenti elettronici e quali sanzioni rischiano gli esercenti che non si adeguano alla nuova normativa entrata in vigore
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L’Agenzia, guidata dallo scorso gennaio da Roberto Alesse, ha reintrodotto l'opzione dei pagamenti elettronici per l’acquisto di alcuni prodotti nelle tabaccherie. Da sigari e sigarette al tabacco sfuso, dai francobolli alle marche da bollo di qualsiasi cifra: i clienti possono effettuare la transazione con carte di credito, bancomat o altri pagamenti elettronici
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In Italia i rivenditori di Sali e Tabacchi autorizzati dall’agenzia delle Dogane sono circa 50mila. Oltre alla vendita di sigarette, francobolli postali e marche da bollo per documenti, le tabaccherie fungono da rivenditori ufficiali di gratta e vinci, Lotto e giochi di scommesse

Per i prodotti di tabaccheria l’esercente è obbligato a fornire al cliente il Pos come alternativa all’uso del contante. L’assenza di deroghe ha spianato la strada al ritorno delle doppie sanzioni introdotte dal governo Draghi il 30 giugno di un anno fa e non modificate dal governo Meloni. Il rifiuto all’uso dei pagamenti elettronici comporta una sanzione fissa di 30 euro a cui si somma il 4% del valore della transazione

Le Dogane giustificano la reintroduzione dell’obbligo del dispositivo elettronico nelle tabaccherie con l’elevata dinamicità del mercato dei pagamenti digitali. A spingere l'agenzia alla inversione hanno contribuito i monitoraggi sulle tecnologie e sugli attori che erogano il servizio Pos come gli intermediari bancari e finanziari

I pagamenti digitali non comportano oneri aggiuntivi per gli esercenti per effetto di tariffe piatte a prescindere dal numero di transazioni operate e la possibilità di rimborsi sulle commissioni anche per i pagamenti inferiori ai 10 euro
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Secondo la determinazione delle Dogane pubblicata il 26 giugno e diventata immediatamente operativa “le soluzioni contrattuali presenti sul mercato permettono di superare la criticità a suo tempo rappresentata dagli operatori del settore"
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