
Secondo i dati Istat il tasso di occupazione femminile riferito ad aprile è al 52,3% (+0,3 punti su marzo e +1,4 punti su aprile 2022). Nel 2004 le lavoratrici erano 8,7 milioni, oggi sfiorano la cifra storica dei 10 milioni. Tuttavia il nostro Paese è fanalino di coda in Europa e il divario con l’Ue è cresciuto passando dall’11,3% del 2004 al 14,4% del 2022

Gli ultimi dati Istat fotografano un mercato del lavoro dinamico, con il tasso di occupazione che in Italia ad aprile sale al 61%, il più alto di sempre, e quello di disoccupazione che cala al 7,8%. A trainare la volata sono le donne: 52mila lavoratrici in più sul mese e 217mila sull'anno con il tasso di occupazione femminile al 52,3% (+0,3 punti su marzo e +1,4 punti su aprile 2022). Di questo e di salario minimo si è parlato nell’ultima di puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24, andata in onda l’1 giugno
La puntata di Numeri dell'1 giugno. VIDEO
Cresce quindi in Italia l’occupazione femminile: nel 2004 le lavoratrici erano 8,7 milioni, oggi sfiorano la cifra storica dei 10 milioni
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E sono sempre le donne che negli ultimi 20 anni hanno trainato l’aumento degli occupati: in due decenni sono aumentate di 1,2 milioni a fronte di un dato degli uomini che è pari a zero
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Tuttavia a livello internazionale l’Italia non se la cava bene in tema di occupazione femminile: è ultima in Europa. Il divario fra il nostro Paese e il dato dell’Unione europea è cresciuto passando dall’11,3% del 2004 al 14,4% del 2022. Vent’anni fa avevamo meno donne che lavoravano, ma anche il divario con il resto d'Europa era minore
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Ma negli ultimi giorni, in tema lavoro, si è anche tornati a parlare di salario minimo, una misura che al momento in Italia non è prevista. Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha sottolineato che "come negli altri principali Paesi, l'introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale"

Come ricorda l’Istat nel Rapporto annuale 2022, infatti, 1,3 milioni di dipendenti guadagnano meno di 8,41 euro l’ora. Inoltre, ha ricordato Visco, "troppi, non solo tra i giovani, non hanno un'occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate"

In altri Paesi europei, invece, il salario minimo c’è. In Francia ad esempio è fissato a 11,52 euro l’ora e in Germania a 12 euro l’ora
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