Maternità, Bankitalia: stipendio dimezzato per le donne con figli

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È il nuovo dato che emerge dalla relazione annuale 2022 della Banca d'Italia che evidenzia l'effetto della maternità sulla retribuzione femminile

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"La nascita di un figlio ha conseguenze rilevanti per le prospettive di carriera delle donne". E le madri lavoratrici sono fortemente penalizzate nel mondo del lavoro. A parità di età, competenze e reddito iniziale, a 15 anni dalla nascita di un figlio essere una madre lavoratrice significa infatti guadagnare circa la metà dello stipendio di una collega che non ha figli. Un gap causato nel 90% dei casi dalla necessità di ridurre il numero di ore lavorate, con un passaggio a contratti part-time e una diminuzione delle settimane retribuite nell'anno a parità di tipologia di rapporto di lavoro. E per la restante parte dalla minore crescita delle retribuzioni settimanali, con progressioni di carriera più lente rispetto alle donne senza figli. È il nuovo dato che emerge dalla relazione annuale 2022 della Banca d'Italia che evidenzia l'effetto della maternità sulla retribuzione femminile. "Oltre a ridurre la partecipazione al mercato del lavoro, la maternità influenza negativamente anche le retribuzioni delle donne che rimangono occupate", spiega Bankitalia.

Un gap che cresce

I dati rivelano che una donna che fa il primo figlio, nel primo periodo, arriva a perdere anche l'80% dello stipendio in confronto a una collega senza figli. Dopo i primi due anni dalla nascita, la differenza si attesta attorno al 40%, ma poi gradualmente cresce. Questo fa sì che con un primogenito di 15 anni la donna ha uno stipendio del 50% più basso della collega che si trovava nelle sue stesse condizioni.

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