I dati diffusi dall'Istituto di statistica rivelano come gli italiani, di fronte all'aumento del costo del denaro, abbiano ridotto il ricorso a questa forma di finanziamento
L'effetto rialzo dei tassi continua a farsi sentire sul mercato immobiliare. Secondo i dati diffusi dall'Istat e relativi al terzo trimestre 2022, le compravendite sono scese dell'1% rispetto all'anno precedente e i mutui hanno registrato una più robusta discesa del 7,4%, segno che gli italiani di fronte all'aumento del costo del denaro hanno ridotto il ricorso a questa forma di finanziamento.
Il confronto 2021-2022
Sempre nel terzo trimestre 2022 sono 220.995 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari con una flessione del 2,7% rispetto al mese precedente. Rispetto al terzo trimestre 2021 le transazioni immobiliari diminuiscono dell'1,1% nel comparto abitativo, mentre crescono dell'1,1% nell'economico.
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I dati
Il calo è omogeneo su tutto il territorio, su base sia congiunturale (Sud -10,0%, Isole -8,3%, Centro -6,6%, Nord-est -4,2%, Nord-ovest -3,4%), sia annua (Centro -8,7%, Nord-est -8,2%, Sud -7,4%, Nord-ovest -6,6%, Isole -4,4%, città metropolitane -8,2% e piccoli centri -6,8%)".
"Il calo delle compravendite osservato nel terzo trimestre 2022 non assorbe l'aumento del primo semestre, per cui i primi nove mesi del 2022 segnano comunque una ripresa del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2021", commenta l'Istat. La crescita annuale (segnata anche dalla ripresa seguita dall'uscita dell'emergenza pandemica) "riguarda l'abitativo (+5,2%) e l'economico (+6,0%). Nell'abitativo, l'incremento è trainato dalle Isole (+12,1%), dal Sud (+7,8%) e dal Centro (+7,6%), mentre nell'economico dal Centro (+10,5%), dal Sud (+9,0%) e dal Nord-ovest (+7,3%)".