Lo Spid resta, 40 milioni per i gestori. Ma il governo punta sulla Cie
La carta d’identità elettronica è conveniente per lo Stato: la pagano i cittadini che la richiedono. Sembra però che gli utenti preferiscano il Sistema Pubblico di identità Digitale, perché gratuito e perché soggetto a una procedura più veloce
È stato dato un primo via libera al decreto Pnrr, che si occupa di riscrive la governance del piano. Il provvedimento è stato licenziato dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama e approderà in Aula il 12 aprile. Fra le tante novità inserite nel testo ce n’è una riguardante lo Spid
Spid, accordo su proroga tra governo e provider di identità digitale
Si tratta di una norma 'ponte' sullo Spid con una tantum di 40 milioni ai gestori per gli adeguamenti tecnologici richiesti dalle nuove modalità operative imposte del Pnrr
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"La presentazione dell'emendamento governativo che riconosce un contributo di 40 milioni a sostegno dei gestori di Spid è un primo passo avanti fondamentale verso il processo di razionalizzazione del sistema dell'identità digitale”, ha fatto sapere in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessio Butti
Carta di identità elettronica, come fare per attivarla e usarla come lo Spid
Butti spiega che il governo continuerà "a lavorare per garantire l'interoperabilità delle informazioni tra Pubbliche Amministrazioni e per semplificare l'identità digitale nel nostro Paese alla luce degli importanti obiettivi previsti dal Pnrr sulla transizione digitale"
Il contributo serve a tamponare i costi per l'adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici e per garantire l'allineamento costante dei dati comunicati in fase di richiesta delle identità digitali con i dati presenti in Anpr
Il governo Meloni, però, punta comunque a sostituire il Sistema pubblico di identità digitale con la Carta d’identità elettronica, la Cie, che è stata semplificata proprio per renderla più competitiva
La Carta d’identità elettronica fornirebbe inoltre un vantaggio dal punto di vista dei conti pubblici. Se è lo Stato a dover pagare per lo Spid, lo è invece il cittadino nel caso della Carta d’identità elettronica. Il suo costo è infatti di circa 20 euro
Lo Spid sembrerebbe invece essere più comodo per gli utenti, sia perché gratuito sia perché rilasciato in tempi più brevi
Mentre per il Sistema pubblico di identità digitale le procedure sono abbastanza veloci, per la Carta d’identità elettronica servono fino a sei mesi
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