Borse, le piazze europee chiudono in rosso con il crollo di Credit Suisse: Milano -4,6%

Economia
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Dopo il caso SVB, altra giornata nera per i mercati. Le piazza del Vecchio Continente sono state trascinate dal crollo a Zurigo della banca svizzera causato dalle parole del principale azionista - Saudi National Bank - che ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquidità

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Altra giornata nera per le Borse europee. Dopo il caso SVB, questa volta le piazze del Vecchio Continente sono state trascinate dal crollo a Zurigo di Credit Suisse. Sulla banca svizzera si sono abbattute le parole del principale azionista - Saudi National Bank - che ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso di ulteriori richieste di liquidità. Il titolo di Credit Suisse ha toccato il minimo storico. A Zurigo le azioni della banca svizzera sono arrivate a perdere il 28%, per poi limare il calo al 13%. Intanto, come hanno fatto sapere le autorità svizzere in serata, in una nota, la Banca centrale elvetica offrirà liquidità a Credit Suisse, se necessario. Ma i mercati, nel mentre, sono preoccupati anche per la riunione della Bce che domani dovrà decidere sul nuovo rialzo dei tassi. 

Le Borse chiudono in netto calo

Oggi è stata ancora una seduta da dimenticare per il Ftse Mib, messo al tappeto dal tracollo di Credit Suisse.L'indice delle blue chip, su cui il comparto bancario ha un certo peso, ha lasciato sul terreno in chiusura il 4,61% a 25.565 punti, bruciando oltre 27 miliardi in termini di capitalizzazione. Francoforte perde il 3,27% (Dax 14.735

punti), Londra il 3,83% (Ftse 100 7.344 punti), Parigi il 3,58% (Cac 40 a 6.885 punti). 

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Il caso Credit Suisse

Credit Suisse è crollata in Borsa dopo che il maggior azionista Saudi National Bank  ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquidità. Il titolo della banca svizzera ha ceduto il 13%, dopo aver toccato il -28%. I certificati di assicurazione sull'insolvenza (credit default swap) di Credit Suisse si sono avvicinati alla soglia critica dei mille punti, che indica un serio pericolo per la continuità aziendale del gruppo. In particolare i certificati a un anno si sono portati ieri a 835,9 punti base, secondo la piattaforma Cmaq, sui massimi di sempre, e valgono 18 volte gli analoghi titoli derivati della rivale Ubs e circa 9 volte quelli di Deutsche Bank.

Fonti: Bce chiede a banche loro esposizione

La Bce intanto ha chiesto alle banche di tutta Europa di comunicare la loro esposizione nei confronti di Credit Suisse. Lo riferiscono diverse fonti a conferma delle voci circolate sui media. La richiesta riguarda anche gli istituti italiani sotto la vigilanza di Francoforte. E anche il Tesoro americano sta monitorando la situazione di Credit Suisse ed è in contatto con le sue controparti a livello globale nel monitoraggio.

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S&P taglia rating First Republic, il titolo crolla

Intanto l'agenzia S&P taglia il rating di First Republic a 'BB+' da 'A-', mettendo la banca sotto 'creditwatch negative', sotto osservazione con implicazioni negative. Il livello BB+ corrisponde a 'junk', spazzatura. Secondo l'agenzia, il rischio di una fuga dei depositi da First Republic è elevato. Il titolo è affondato a Wall Street, dove poco dopo l'apertura perde oltre il 20%.

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