Credit Suisse pubblica il rapporto annuale, il titolo crolla

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Giovedì scorso la compagnia aveva rinviato la sua diffusione, in seguito a un intervento dell’ultimo minuto da parte dell’Autorità di vigilanza statunitense dei mercati (SEC). Il documento conferma i risultati del 9 febbraio, ovvero una perdita di 7,29 miliardi di franchi per il 2022

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Credit Suisse ha pubblicato il suo rapporto annuale 2022, in ritardo rispetto a quanto aveva annunciato. Giovedì scorso infatti era stata rinviata la diffusione, a causa di un intervento dell’ultimo minuto da parte dell’Autorità di vigilanza statunitense dei mercati (SEC), per delle osservazioni in relazione al 2020 e 2019. Il documento conferma i risultati del 9 febbraio, ovvero una perdita di 7,29 miliardi di franchi per il 2022, la più importante dal 2008. Nella relazione è stato messo in evidenza che ai vertici è ancora stata ridotta la remunerazione. Nel complesso, i 18 membri della direzione hanno incassato 32,2 milioni di franchi a fronte dei 38,1 versati l’anno prima. Il Ceo in carica da agosto, Ulrich Körner ne ha avuti 2,5. I bonus non sono stati distribuiti. Il consiglio di amministrazione ne ha ricevuti 10,4, anziché 11,7. Alex Lehman, il presidente, ha rinunciato a un milione e mezzo dei 4,5 milioni che gli sarebbero spettati.

 

 

Il titolo è crollato in Borsa

Credit Suisse deve anche affrontare il deflusso di denaro dei fondi dei clienti.Il documento finale sullo scorso esercizio certifica anche l'ammontare dell'emorragia di denaro dei correntisti: nel quarto trimestre del 2022 la banca ha registrato la partenza netta di 110 miliardi di franchi di fondi in gestione, nell'insieme dell'anno il deflusso è stato di 123 miliardi. Una tendenza che al momento di redigere il rapporto non era ancora conclusa, ma si era stabilizzata a livelli inferiori.  Dopo la notizia che la Saudi National Bank, non sosterrà "assolutamente" la banca aumentandone il capitale, Credit Suisse crolla in Borsa oltre il 20% a 1,80 franchi. La Saudi National Bank è il maggior azionista. In un’intervista a Bloomberg Tv il presidente Ammar al-Khudairy ha dichiarato"Attualmente possediamo il 9,8% della banca. Se superiamo il 10%, entrerà in vigore una serie di nuove regole" e "non siamo propensi a entrare in un nuovo regime normativo", ha detto al-Khudairy.

A man walks next to a branch of Swiss banking giant Credit Suisse in Bern on August 15, 2022. - Switzerland's scandal-hit banking giant Credit Suisse last month appointed a new chief executive as higher litigation costs, financial market volatility and rising interest rates worldwide pushed it deeper into the red in the second quarter. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP) (Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

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