
Balneari, il governo Meloni verso un decreto legge. Cosa sappiamo
Una misura contenuta nel decreto milleproroghe ha prorogato di un anno le gare che invece il diritto europeo chiede di svolgere. È arrivato perciò un richiamo da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha indotto l’esecutivo a procedere con un ulteriore intervento: se ne occuperà il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. Il presidente della Liguria Giovanni Toti: "Meloni parla con sincerità, parte della maggioranza no"

Le concessioni balneari sono state prorogate di un altro anno, fino al 31 dicembre 2024. La data è estendibile di un altro anno, fino al 31 dicembre 2025, per i Comuni che sono alle prese con un contenzioso in essere o con "difficoltà oggettive legate all'espletamento della procedura stessa"
Balneari, richiamo di Mattarella con una lettera. Il Governo punta a soluzione
Inoltre, viene prorogato fino a luglio 2023 il termine per la cosiddetta 'mappatura', entro il quale cioè andrà adottato il "sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici"
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di economia
La misura è contenuta nel decreto milleproroghe e ha determinato un richiamo da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Colle - in una lettera ai presidenti delle Camere e alla premier che accompagna la promulgazione della legge - puntualizza tutte le proprie riserve sul provvedimento nel merito e nel metodo, facendo trasparire come la firma al Milleproproghe sia arrivata, di fatto, solo per non far decadere altre importanti misure contenute nel testo ma con l'invito a un ineludibile intervento correttivo
Città balneari, 26 Comuni chiedono lo status al Governo: quali sono e come funziona
Secondo il Colle, sulle concessioni demaniali "è evidente che i profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali accrescono l'incertezza del quadro normativo e rendono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento"
GUARDA IL VIDEO: Balneari, il governo Meloni verso un decreto legge
Stando all’Unione Europea, infatti, le stesse gare prorogate dalla norma sui balneari di un ulteriore anno andrebbero invece fatte, in base al principio della concorrenza

Mattarella sottolineava inoltre "una copertura finanziaria insufficiente in proiezione temporale che, al fine di assicurare il pieno rispetto dell'art. 81 della Costituzione, dovrà essere integrata con il primo provvedimento legislativo utile"

Secondo il presidente della Liguria Giovanni Toti, intervistato da Il Corriere della Sera, l'intervento del capo dello Stato è “scontato dopo la pronuncia del Consiglio di Stato e di alcuni uffici giudiziari: si deve seguire la normativa europea sovraordinata e non quella nazionale"

Rispetto alle promesse elettorali del centrodestra, Toti sottolinea: "Spero che sia di lezione a tanti e che si capisca che alle elezioni c'è sempre il fondato rischio di vincere. Ora, a differenza di Giorgia Meloni che ha saputo parlare la lingua della verità, qualcuno induce false speranze", come "un pezzo di Lega, uno di FI, esponenti di sinistra di Regioni che hanno molti stabilimenti. Continuano a raccontare, per costruirsi benemerenze, cose che non potremo mai mantenere"

Ora per i balneari, ha aggiunto Toti, è necessario "considerare le concessioni a seconda del valore. Valutare alla stessa maniera stabilimenti prestigiosi e piccoli scogli sperduti dove si arriva solo a piedi è un'enormità. Credo sia possibile fare un ragionamento con l'Ue spiegando che alcune non sono appetibili dal punto di vista economico e vanno considerate volontariato ambientale”

Poi, chiude Toti, “è chiaro che occorre discutere con l'Ue sulla costruzione dei bandi. Noi sulla spiaggia vogliamo mangiare lo spaghetto alle vongole, non il cheeseburger. Quindi si può chiedere di tenere conto nei punteggi l'investimento umano, l'esperienza, la gestione familiare, la qualità. Un'applicazione scorretta della Bolkestein porterebbe a ricorsi, sigilli: il Vietnam. Anche per l'Ue è meglio aspettare un'applicazione corretta"

A lavorare a una soluzione, a partire dalle interlocuzioni con l'Europa, sarà il ministro Raffaele Fitto. Un aggiustamento con un decreto legge appare necessario quantomeno entro l'anno. Se si sceglierà invece di andare allo scontro con l'Ue, l'apertura di una procedura di infrazione viene data come inevitabile

Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appoggia le scelte dell’esecutivo: "Il governo sta affrontando queste questioni dando la priorità ai temi dell'occupazione e della difesa della impresa italiana e non sottostare ai Diktat di Bruxelles a cui l' Italia era fin troppo abituata. Siamo convinti che il presidente Mattarella saprà dare la priorità a questi temi che già oggi per Giorgia Meloni e il Parlamento rappresentano il fulcro della vicenda: lavoro, occupazione, Pil, difesa dell' italianità e delle sue eccellenze"
Viaggi, quali sono le 10 città più accoglienti al mondo: c’è anche l’Italia. LA CLASSIFICA