
Dl carburanti, la Camera conferma il voto di fiducia. Le novità e le misure nel testo
A Montecitorio sono stati 174 i voti a favore, 107 i contrari e tre gli astenuti. Martedì il voto definitivo del provvedimento che poi passerà al Senato. Dopo le proteste dei benzinai sono state apportate alcune modifiche e correzioni. Dall’obbligo di esporre i cartelli coi prezzi medi alle sanzioni: ecco cosa c’è nel testo

La Camera ha confermato la fiducia al governo sul decreto legge carburanti con 174 voti a favore, 107 contrari e tre astenuti. Il voto finale sul provvedimento arriverà invece nella giornata di domani. Il testo poi passerà all’esame del Senato
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LA FIDUCIA - La scelta di ricorrere alla fiducia testimonia che la maggioranza ha deciso di blindare il provvedimento che comunque è stato in parte modificato dopo le proteste dei benzinai e delle associazioni di categoria. Ci sono quindi alcune novità rispetto al testo iniziale che aveva portato anche a uno sciopero (poi parzialmente limitato a un giorno anziché due)
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ESPORRE IL PREZZO MEDIO - Le modifiche sono in gran parte attese e ricalcano l’accordo raggiunto al tavolo tra governo e gestori. L’emendamento del governo presentato alla commissione Attività produttive della Camera ha confermato l’obbligo per i distributori su strade e autostrade di esporre “con adeguata evidenza” i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. Una scelta confermata nonostante il parere contrario dell’Antitrust
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LE SANZIONI - Una novità riguarda invece le multe. Sono state ridotte le sanzioni per chi non si adegua all’obbligo di comunicazione dei prezzi al Ministero, che deve essere fatta settimanalmente e se il prezzo varia, e per chi non espone i cartelli coi prezzi
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LE MULTE - Le sanzioni vanno da 200 a 2.000 euro, in base al fatturato dell’esercente. Cifre quindi più contenute rispetto agli iniziali 500-6mila euro previsti nel testo iniziale, ma comunque più alte di quanto emerso nel tavolo governo-benzinai (si era parlato di una forbice tra 200 e 800 euro)

STRETTA SU CHIUSURA ATTIVITÀ - Nel testo che verrà votato alla Camera vengono anche allentati i termini per incorrere nella sospensione dell’attività. Questa scatta se la violazione viene reiterata per “almeno 4 volte anche non consecutive” in 60 giorni (e non più dopo la terza) e viene disposta per un periodo da 1 a 30 giorni (prima era da 7 a 90)

MR.PREZZI E LA APP - Per gli automobilisti arriva anche l’app consultabile su smartphone e ci saranno nuovi compiti per Mr. Prezzi, che dovrà redigere una relazione trimestrale sui prezzi per verificare e prevenire comportamenti scorretti

BENZINAI DELUSI - Il provvedimento viene visto dai benzinai in maniera negativa, anche dopo le modifiche. E anche le associazioni dei consumatori non sono soddisfatte. Ma l’esecutivo ha deciso di proseguire su questa strada e non sono in programma ulteriori cambiamenti
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