Il governo ha posto la fiducia che verrà però votata lunedì 20 febbraio, mentre il voto finale sul provvedimento si terrà martedì 21
Si è svolta oggi nell'Aula della Camera la discussione generale sul decreto legge Carburanti. Il governo ha posto la fiducia, che verrà però votata lunedì 20 febbraio, mentre il voto finale sul provvedimento si terrà martedì 21. Ad annunciare il voto di fiducia è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Discussione alla Camera, Frassinetti: “Agevolazioni favoriscono gite scolastiche”
"La commissione Attività produttive della Camera ha approvato l'emendamento presentato dai deputati di Fratelli d'Italia, Gianluca Caramanna, capogruppo in commissione, e Luca Sbardella, a sostegno del settore del turismo tramite bus turistici – ha detto Paola Frassinetti, sottosegretario all'Istruzione e al Merito, durante la discussione alla Camera – L'emendamento prevede l'aliquota agevolata sulle accise del gasolio commerciale per i bus turistici. È merito di Fratelli d'Italia se un settore che ha sofferto molto durante la pandemia ha avuto un supporto concreto che è possibile applicare in maniera estensiva a tutto il comparto e quindi anche al turismo scolastico, importantissimo per consentire agli studenti di ricominciare ad andare in gita",ha concluso Frassinetti.
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Battilocchio: “Ora affrontare il riordino del settore”
"Giunge in Aula un provvedimento che è stato oggetto di forti polemiche tra maggioranza e opposizione e anche di confronto serrato all'interno della maggioranza stessa – ha invece commentato Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia – Quel che ha destato perplessità in Forza Italia ha riguardato esclusivamente i commi relativi all'introduzione del cartello coi prezzi medi presso ogni impianto e all'inasprimento delle sanzioni. Per senso di responsabilità – ha proseguito – Forza Italia voterà a favore del decreto su cui sarà posta la fiducia. Ma da forza liberale, il nostro partito non ha cambiato idea. A nostro giudizio, le priorità erano altre, a cominciare dalle necessità di ridurre in maniera strutturale l'impatto delle accise sul prezzo alla pompa". "Questo provvedimento – ha aggiunto Battilocchio – in ogni caso contiene delle misure che ci vedono favorevoli, in particolare la norma di salvaguardia che consente al governo di intervenire in maniera flessibile con una accisa mobile per rispondere e tempestiva alle mutevoli condizioni che oggi affliggono lo scenario geopolitico. Forza Italia auspica che le proposte di riordino del settore della distribuzione dei carburanti e di lotta all'evasione in tale ambito siano presto affrontate. Quanto alla riduzione strutturale delle accise – ha concluso il deputato – avremo modo di discuterne presto nella riforma fiscale che presto affronteremo".
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Cappelletti: “Il governo mette la fiducia su un cartello”
"Credo sia la prima volta nella storia che un governo pone la questione di fiducia su un cartello da esporre, fatto che di per sé si presterebbe all'ironia, se non fosse drammatico per le sue conseguenze pratiche e sul livello stesso dei prezzi dei carburanti che inevitabilmente si alzerà per i nuovi costi e per l'inevitabile tendenza al rialzo dei prezzi più bassi, che si verrà a realizzare", ha affermato in aula alla Camera, Enrico Cappelletti, deputato del Movimento 5 Stelle. "Se si mantiene l'impianto del decreto così com'è, si fa un danno al Paese oltreché umiliare una categoria di esercenti che non solo si è dimostrata essere del tutto priva di colpe ma rappresenta l'anello più debole lungo tutta la filiera dei carburanti. Se si modificasse in decreto, introducendo il QR code al posto del cartello con il prezzo medio, perderebbe la faccia il governo, ma ci guadagnerebbe l'intero Paese. Rimarrebbe una terza via, quella di dire 'ci siamo sbagliati, scusate, facciamo marcia indietro'. Sarebbe un bel gesto, apprezzato anche dalle opposizioni, oltreché dai gestori e dai cittadini", ha concluso Cappelletti.
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Pastorino: “Con la fiducia il governo nasconde le divisioni”
"Sul decreto Carburanti è stata apposta l'ennesima questione di fiducia alla Camera, la seconda della settimana dopo quella sul decreto Ong. Si tratta dell'ennesima mortificazione delle prerogative dei parlamentari, che conferma un problema istituzionale molto serio – ha dichiarato il deputato Luca Pastorino, iscritto al Gruppo Misto – La premier Meloni aveva fornito garanzie su un approccio più rispettoso nei confronti del Parlamento, ma i fatti ci stanno dicendo tutt'altro. La realtà è che il governo è troppo diviso ed è costretto a rifugiarsi nel voto di fiducia per tenere insieme una maggioranza, che numericamente è pure molto consistente. È necessario – ha aggiunto Pastorino – un radicale cambio di approccio, a cominciare dalla riduzione del numero di decreti varati dal governo. Purtroppo è una tendenza in atto da tempo e con la riduzione del numero di parlamentari non è affatto migliorata. Anzi si assiste a una compressione ulteriore delle votazioni sugli emendamenti. Peraltro, ricordo che Fratelli d'Italia e la sua leader lamentavano l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza e all'abuso dei voti di fiducia, quando al governo c'erano altre forze politiche, manifestando un'attenzione intermittente verso il ruolo di deputati e senatori".