
NASpI, quando arriva il pagamento di febbraio 2023 e chi ne ha diritto
Come ogni mese, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego verrà accreditata entro il 15. Non esiste infatti un'unica data in cui l'Inps fa partire i pagamenti a tutti i beneficiari. C'è anche chi potrebbe averla già ricevuta. Come funziona l'indennità e in quali casi spetta: cosa serve sapere

Come ogni mese, chi ne ha diritto riceverà la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) entro il 15. Va infatti precisato che non esiste una regola generale per l’accredito dell’importo dovuto: c'è chi potrebbe averlo già ricevuto. Molto dipende infatti dalla data in cui si è verificato l’evento che giustifica l’erogazione della NASpI oppure dal momento in cui la domanda per usufruirne è stata ricevuta dall’Inps
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I BENEFICIARI – La NASpI spetta ai lavoratori subordinati che risultano disoccupati per motivi involontari. Vi rientrano gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative (con contratto subordinato), il personale artistico (sempre con rapporto subordinato), i dipendenti a tempo determinato delle PA (non invece quelli a tempo indeterminato)
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A questi si sono aggiunti, a partire dal 2022, anche gli operai agricoli a tempo indeterminato, che risultino “dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge n. 240 del 1984"
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L’IMPORTO – Come per il calendario dei pagamenti, non esiste nemmeno una cifra valida per tutti i beneficiari. L’aiuto viene calcolato prendendo a parametro il 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell'indice Istat (1.325,19 euro per il 2023)
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Se la retribuzione è più alta, si può aggiungere il 25% della differenza tra il limite massimo di 1.325,19 euro e il massimale che non si può in nessun caso superare, 1.470,99 euro per l’anno in corso. La NASpI Si riduce del 3% ogni mese dal primo giorno del sesto mese di fruizione. La riduzione scatta dall’ottavo mese se il beneficiario ha compiuto 55 anni
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LA DECORRENZA NASPI – L’indennità, corrisposta mensilmente, spetta a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se anche la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Altrimenti si parte dalla giornata successiva alla presentazione della richiesta. Lo stesso vale per le altre cause che danno diritto alla NASpI: maternità, malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, preavviso

Si fa riferimento invece al 38esimo giorno se la causa è il licenziamento per giusta causa. Anche qui, però, la domanda deve essere presentata entro il 38esimo giorno (oppure il calcolo si sposta a partire dal giorno successivo alla domanda)

LA DOMANDA - La richiesta per l'indennità deve essere presentata esclusivamente in via telematica, sul portale Inps dedicato, entro i 68 giorni che seguono all’evento che dà diritto alla NASpI (cessazione del rapporto di lavoro, cessazione del periodo di maternità indennizzato, cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro e così via)

COME CONTROLLARE QUANDO ARRIVA LA NASPI - Per controllare se la NASpI è già arrivata, e il relativo importo, bisogna accedere all’area MyInps sul sito dell’Istituto e poi entrare nel Fascicolo previdenziale del cittadino, utilizzando le proprie credenziali SPID, CNS o CIE

DOVE VIENE ACCREDITATA - La NASpI può essere erogata con accredito diretto su conto corrente bancario o postale o su libretto postale oppure con bonifico presso ufficio postale nel CAP di residenza o domicilio del richiedente. Il conto corrente deve però essere necessariamente intestato o cointestato al richiedente la prestazione
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