Davos, von der Leyen: "A Kiev aiuti finché serve". Lancia Piano industriale per Green Deal

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Si è chiusa la seconda giornata del Forum, tornato a pieno regime dopo le edizioni in formato ridotto per il Covid. La presidente della Commissione europea ribadisce il sostegno all'Ucraina e lancia un Piano industriale per il Green Deal europeo. In Svizzera l’unico rappresentante del governo italiano come ministro è Valditara, che ha sottolineato la “nuova importanza data al tema dell’istruzione, considerato uno degli asset strategici dell’economia e della crescita di un Paese”, ha detto a Sky TG24

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A Davos si è chiusa la seconda giornata del World Economic Forum. Si tratta di un’edizione di nuovo a pieno regime dopo quelle in formato ridotto a causa della pandemia di Covid. Oggi è intervenuta la first lady ucraina Olena Zelenska: "Pace solo se la Russia si ritira". Ha incontrato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che nel suo “special address” ha assicurato: "All'Ucraina aiuti Ue finché servirà". Poi ha aggiunto "Nessuna impunità per i crimini russi". Von der Leyen ha lanciato un Piano industriale per il Green Deal europeo, basato su due pilastri: il NetZero Industry Act, con cui riscrivere le regole sugli aiuti di Stato in risposta ai sussidi americani, e più in avanti il Fondo Sovrano Europeo. In Svizzera l’unico rappresentante del governo italiano come ministro è Giuseppe Valditara. “Vorrei segnalare l’importanza nuova data dal Forum al tema dell’istruzione, proprio perché è considerato uno degli asset strategici dell’economia e della crescita economica di un Paese”, ha detto a Sky TG24.

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- di Daniele Troilo

Bremmer: von der Leyen è volto della leadership europea

"Per anni Angela Merkel è stata il volto della leadership europea. Questo ruolo ora è giocato da Ursula von der Leyen". Lo ha scritto Ian Bremmer, presidente dell’Eurasia Group e influente analista geopolitico, in un tweet durante la sua partecipazione ai lavori del Forum economico mondiale.
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Von der Leyen: inserire Guardiani in lista terroristi

A margine del Forum, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta a favore dell'inserimento dei Guardiani della Rivoluzione nella lista delle organizzazioni terroristiche, in risposta allo "scempio dei diritti umani fondamentali" da parte dell'Iran.
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Kissinger: non c'è più nessun motivo per tenere l'Ucraina fuori dalla Nato

Non c'è più nessun motivo per tenere l'Ucraina fuori dalla Nato. A dirlo è stato l'ex segretario di stato Usa Henry Kissinger, durante un collegamento virtuale con il forum economico di Davos. Ha fatto quindi marcia indietro rispetto a quanto aveva sostenuto in passato, dicendosi a favore dell'ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica. Kissinger per mesi ha sostenuto la necessità di una tregua in Ucraina facendo alcune concessioni territoriali a Mosca. Ma ora, parlando da remoto a Davos, ha detto che l'adesione di Kiev all'Alleanza sarebbe "un esito appropriato". "Prima di questa guerra ero contrario all'ingresso dell'Ucraina nella Nato perché temevo che avrebbe scatenato il processo che abbiamo visto ora. Ma ora che questo processo ha raggiunto tale livello, l'idea di un'Ucraina neutrale in base a quelle condizioni non ha più senso", ha spiegato.
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Walsh sui timori Ue riguardo ai sussidi: riferirò a Washington

Dopo le preoccupazioni espresse dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sui sussidi alle imprese Usa dell'Inflation Reduction Act, ha parlato il segretario Usa per il Lavoro, Martin J. Walsh. "Non ho una risposta tecnica ma sicuramente ho avuto delle conversazioni oggi e mi sentirò con la Casa Bianca prima di fare ritorno. So che gli Stati Uniti hanno un'ottima relazione con gli alleati e vogliono mantenerla", ha detto a margine dei lavori del Forum economico mondiale. "L'intenzione non era rubare posti di lavoro ma non voglio precorrere quello che dirà la Casa Bianca. Voglio assicurarmi che la risposta sia accurata ma posso dire che il tema è stato sollevato un paio di volte oggi", ha aggiunto.
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Sánchez ha garantito che il sostegno a Kiev continuerà

Nel suo intervento, Sánchez ha ricordato diversi aspetti delle politiche del suo governo, dall'aiuto all'Ucraina alla lotta contro la crisi climatica e le disuguaglianze alimentari nel mondo. Il premier spagnolo ha poi garantito che il sostegno a Kiev continuerà, avvertendo delle "minacce" interne per le democrazie occidentali rappresentate da forze di "estrema destra" che sono "alleate" della Russia di Vladimir Putin. Ha anche affermato che il suo Paese offre "condizioni eccellenti" per sviluppare energie rinnovabili, come nell'ambito della produzione dell'idrogeno verde. Inoltre, ha promesso di mantenere e rafforzare l'impegno spagnolo nel contrasto alle disuguaglianze alimentari globali.
- di Daniele Troilo

Sánchez: il sistema economico è ingiusto, bisogna cambiare

Al Forum di Davos è intervenuto anche Pedro Sánchez. Il "sistema" su cui si basano le economie avanzate è "ingiusto", perché non frena "l'aumento delle disuguaglianze" mentre "grandi compagnie pagano zero tasse grazie ai paradisi fiscali", motivo per cui "è arrivato il momento di mettere le cose a posto" e di concentrarsi "su ciò che veramente importa, ovvero il benessere della gente", ha detto il premier spagnolo. "Chiedo alle élite economiche di aiutarci a cambiare questa situazione, il benessere dei cittadini deve essere la misura del nostro successo", ha aggiunto.
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L’intervento a Sky TG24 del ministro Valditara da Davos

- di Daniele Troilo

Valditara: su Rovigo prenderemo decisioni opportune

Il ministro Valditara, in collegamento da Davos con Sky TG24, ha parlato anche del tema bullismo contro gli insegnanti. In particolare, ha parlato di Rovigo, dove un’insegnante è stata colpita in classe dagli studenti con una pistola ad area compressa. “Ho convocato la preside della scuola di Rovigo per la prossima settimana, voglio una relazione completa e ufficiale di quanto avvenuto. Voglio anche capire il contesto in cui questo è avvenuto, la collaborazione dei genitori al percorso educativo dei propri figli. E poi prenderemo le decisioni opportune”, ha detto.
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Docente tutor, cosa sappiamo sulla nuova figura

Ecco cosa sappiamo sulla figura del docente tutor, fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione Valditara: I DETTAGLI
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Valditara: “È emersa nel dibattito l’importanza della personalizzazione dell’educazione”

Il ministro Valditara, parlando con Sky TG24 ha spiegato che anche a Davos “è emerso nel dibattito odierno l’importanza della personalizzazione dell’educazione”. Personalizzazione che, come il ministro ha spiegato nelle scorse settimane, porterà dall’anno prossimo all’introduzione nelle scuole italiane dell’insegnante tutor. “La figura dell’insegnante tutor – ha detto Valditara a Davos – come docente deve farsi carico di coordinare, in una logica di team con gli altri colleghi, la personalizzazione dell’educazione. E poi anche deve farsi carico di quei ragazzi più in difficoltà e di quei ragazzi che magari invece in classe si annoiano perché sono molto avanti. L’idea di unire l’introduzione dell’insegnate tutor a un rafforzamento delle politiche dell’orientamento è una sfida vincente che qua è stata apprezzata”.
- di Daniele Troilo

Valditara: “Importante che l’Italia sia presente con il suo ministro dell’Istruzione”

A Davos l’unico rappresentante del governo italiano come ministro è Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito. A Sky TG24, riguardo alle polemiche sulla scarsa presenza del governo italiano, Valditara ha risposto: “Rappresento il governo italiano a tutti gli effetti. Vorrei segnalare l’importanza nuova data dal forum al tema dell’istruzione, proprio perché è considerato uno degli asset strategici dell’economia e della crescita economica di un Paese. Quindi è importante che l’Italia sia presente con il suo ministro dell’Istruzione, proprio per lanciare la sfida di un’educazione che sarà sempre di più l’asse portante dello sviluppo del Paese”.
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Von der Leyen a Olena Zelenska: "Uniamo le forze bambini ucraini”

"È stato un piacere incontrare Olena Zelenska. La solidarietà dell'Ue nei confronti dell'Ucraina è sempre più forte. Sosteniamo l'Ucraina nella ripresa e nella ricostruzione e uniamo le forze per prenderci cura dei bambini ucraini. Li riportiamo a scuola e diamo loro un futuro luminoso". È questo il messaggio che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha scritto su Twitter dopo aver visto la first lady ucraina ai margini del forum di Davos.
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Haddad: si è discusso dell’assalto a Brasilia

L'assalto ai palazzi del potere avvenuto l'8 gennaio a Brasilia (LE FOTO) è stato tra i temi più dibattuti durante la partecipazione al Wef di Davos dei rappresentanti del nuovo governo di Luiz Inacio Lula da Silva. Il ministro delle Finanze Fernando Haddad ha detto che investitori e analisti hanno espresso la loro "preoccupazione" per il tentativo di colpo di Stato, ma che sono poi rimasti "sollevati" nell'apprendere che la crisi è stata superata. Uno dei motivi del viaggio del ministro al forum in Svizzera era proprio quello di trasmettere "tranquillità" alla comunità internazionale, come ha raccontato lo stesso Haddad ai giornalisti. Era accompagnato dalla ministra dell'Ambiente Marina Silva, che ha incontrato rappresentanti sia della Open Society Foundation, del magnate George Soros, sia della società di consulenza Eurasia.
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A Davos vessillo “Grande Albania” di fronte hotel Vucic

Un vessillo che raffigura la “Grande Albania” è stato esposto provocatoriamente di fronte all’hotel di Davos nel quale alloggia il presidente serbo Aleksandar Vucic. A riferirlo sono i media di Belgrado, che hanno dato notizia dell'arrivo di Vucic in tarda mattinata nella cittadina svizzera per partecipare al Forum economico mondiale. La “Grande Albania”, un presunto progetto che punterebbe alla riunificazione di tutte le comunità albanesi residenti nella regione balcanica, compreso il Kosovo, viene denunciata dalla Serbia come una minaccia alla propria sicurezza e integrità territoriale. E l'apparizione di bandiere della “Grande Albania” è stata di frequente al centro di incidenti e dispute fra serbi e kosovari.
- di Daniele Troilo

Ministra Brasile: Di Caprio e Bezos pronti ad aiutare Amazzonia

La Earth Alliance Foundation, presieduta dall'attore Leonardo Di Caprio, e il Bezos Earth Fund, creato dal proprietario di Amazon Jeff Bezos, potrebbero finanziare iniziative volte a preservare l'Amazzonia. A dirlo è stata la ministra dell'Ambiente brasiliana Marina Silva, a margine della sua partecipazione al Wef di Davos. "Cercheremo donazioni dalla filantropia. Quando ero alla Cop-27 in Egitto ho incontrato alti rappresentanti della filantropia globale e alcuni verranno in Brasile per negoziare finanziamenti", ha detto a Cnn Brasil la leader ecologista, che poi ha fatto i nomi di Di Caprio e Bezos. Il Brasile ha di recente riattivato il Fondo Amazzonia, che fa affidamento sulle donazioni di Germania e Norvegia per combattere la deforestazione nella regione, oltre a sostenere la ricerca e le attività di produzione sostenibili.
- di Daniele Troilo

Sánchez: "Nel 2023 crescita della Spagna superiore alla media"

Il premier spagnolo Pedro Sánchez a Davos si è mostrato ottimista: "Tutte le previsioni coincidono" nell'indicare che la crescita della Spagna nel 2023 sarà "superiore alla media" delle economie avanzate. Sanchez lo ha riferito durante un incontro a porte chiuse con leader politici e dirigenti d'azienda al Forum economico. 
- di Daniele Troilo

Gopinath (Fmi): 2023 duro ma anche segnali di tenuta

"Abbiamo un anno difficile davanti a noi, ma ci sono anche segni di resilienza", dice la capo economista e numero due del Fondo monetario internazionale, Gita Gopinath, a margine dei lavori del Forum. "C'è un'inflazione ancora alta", aggiunge, "anche se sta cominciando a scendere. C'è ancora una guerra con le sue ripercussioni". Dall'altra parte, però, si vedono "segnali di resilienza come un mercato del lavoro forte anche negli Usa e nell'Ue, con i consumi che tengono".
 
- di Daniele Troilo

Cina: rischi su Paesi in via sviluppo da rialzo dei tassi

La Cina mette poi in guardia dai rischi per le economie emergenti dal rialzo dei tassi d'interessi dei Paesi occidentali, negli sforzi per contrastare l'inflazione. Il vice premier Liu He, a Davos, ha citato gli "effetti di ricaduta" dovuta dalla rapida stretta monetaria in atto a livello globale: "Chiediamo maggiore attenzione", ha detto. 
- di Daniele Troilo

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