Davos 2023, è iniziato il World Economic Forum: attesa anche la moglie di Zelensky

Economia
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Prende il via la “cinque giorni” in Svizzera di nuovo nel formato standard dopo gli anni della pandemia. Tantissimi gli ospiti illustri attesi: numerosi ministri delle Finanze, banchieri centrali, capi di Stato e governo. Ci saranno Von der Leyen, Dombrovskis, Metsola, i commissari Ue Gentiloni, Hahn, Simpson e la numero uno della Bce Christine Lagarde, che parlerà venerdì 20 a un panel con la presidente del Fmi Georgieva

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Ha preso il via a Davos il World Economic Forum, una "cinque giorni" di nuovo a pieno regime dopo le edizioni in formato ridotto a causa della pandemia di Covid. Il Forum economico mondiale è il primo in presenza e in versione invernale dopo il gennaio 2020, quando arrivavano segnali dell'imminente diffusione del coronavirus. Il WEF23 sarà una edizione dei record, secondo il fondatore Klaus Schwab, con oltre 2.700 leader. Previsti in programma 57 ministri delle Finanze e massiccio anche l'afflusso di banchieri centrali, 17, con una rappresentanza forte di capi di Stato e governo europei: dalla presidente della Commissione Von der Leyen al vice Valdis Dombrovskis alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, fino ai commissari Gentiloni (Affari economici), Hahn (Bilancio), Simpson (Energia) e alla numero uno della Bce Christine Lagarde, che parlerà venerdì 20 a un panel con la presidente del Fmi, Kristalina Georgieva. Oggi Klaus Schwab, presidente e fondatore del Forum economico mondiale, in apertura dei lavori ha detto che per governare il futuro che aspetta la comunità globale serve "una piattaforma con l'impegno di tutte le parti interessate", ma "ancora più importante è un approccio al futuro con spirito positivo, che rifletta la creatività dell'uomo". Un riferimento al potere dell'arte, di fronte alle sfide enormi su cui Davos farà il punto in questa settimana, che Schwab ha lanciato nella cerimonia di premiazione del presidente dell'Ifad Alvaro Lario, dell'attore Idris Elba e dell'attrice e modella Sabrina Dhowre Elba con la cerimonia dei 'Crystal Awards' dedicata alla sicurezza alimentare globale.

Ceo globali mai così pessimisti da 10 anni

Virano in nero le aspettative dei Ceo globali: tre su quattro sono convinti che l'economia globale andrà in negativo nei prossimi 12 mesi, mentre il 40% teme per l'impatto delle sfide del prossimo decennio. A suonare l'allarme per i decisori politici è la 26esima Annual Global Ceo Survey di PricewaterhouseCoopers, un'indagine fra 4.410 ceo in 105 Paesi e rivelata oggi in apertura del Forum di Davos. "Un'economia volatile, inflazione ai massimi di decenni, la conflittualità geopolitica hanno contribuito a portare a un livello di pessimismo fra i Ceo che non si vedeva da un decennio", commenta Bob Moritz, global chairman di PwC.

Attesa la moglie di Zelensky

Al Forum economico mondiale ci sarà Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel programma dei lavori c’è una presenza prossima allo zero di russi (non invitati a Davos come l’Iran), una pattuglia assai nutrita di esponenti di Paesi Baltici e Polonia, e una delegazione del Governo ucraino con Mykhailo Fedorov, vice premier e ministro della Trasformazione digitale, e Yuliia Svyrydenko, vice premier e ministra dell'Economia, oltre al sindaco di Kyiv Vitaliy Klitschko.

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Le presenze istituzionali

Il meeting della grande impresa e finanza globali vede una forte partecipazioni delle istituzioni. Se la Germania vedrà uno 'special address' del cancelliere Scholz circondato dal suo vice Habeck, dal presidente della Bundesbank, dal ministro delle Finanze Lindner e ben otto ulteriori figure pubbliche, la Francia arriverà con sei ministri fra cui Le Maire (Economia). L'Italia, per la verità meno presente da qualche anno, a livello istituzionale si limiterebbe (ma ci sono interventi ancora tenuti in segreto dal Wef e possibili cambiamenti in corsa) al ministro dell'Istruzione Valditara dopo che Giorgetti ha dato forfait per sopraggiunti impegni. Gli Usa avranno una delegazione mirata (notare in particolare l'arrivo della rappresentante per il Commercio Katherine Tai e dell'omologo cinese). A Davos ci sarà anche il debutto del nuovo governo brasiliano: il ministro delle Finanze del neo presidente Luiz Inacio Lula da Silva, Fernando Haddad, avrà la missione di assicurare ai partecipanti del vertice in Svizzera che l'assalto agli edifici pubblici avvenuto l'8 gennaio a Brasilia fa parte del passato. Haddad rappresenterà Lula insieme alla ministra dell'Ambiente, Marina Silva.

Di cosa si parla

I problemi globali sono tradotti dal WEF con "frammentazione", ossia la minaccia alla cooperazione globale di cui l'organizzazione ginevrina punta ad essere catalizzatore. In cima c'è il rischio di recessione globale come priorità, rilanciare investimenti globali e commercio. Un tema caro ai vertici delle tantissime corporation: non solo Big come Amazon e Intel, ma anche il ritorno dei capi delle grandi banche d'affari. Come Goldman, Jp Morgan, Blackrock.

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