
Sarà destinato a coloro che hanno un reddito non superiore ai 20mila euro, invece dei 35mila previsti dalla prima agevolazione. Per maggiori dettagli sarà necessario un decreto attuativo, che dovrà essere pronto entro il 14 febbraio

Il bonus trasporti è scaduto alla fine del 2022, e l’esecutivo è intervenuto per proporre un’alternativa: è rivolta a chi usa i mezzi pubblici con regolarità e a chi acquista un abbonamento
Caro carburanti, fine sconto darà spinta all'inflazione
Nello specifico, il governo ha previsto il rifinanziamento all’interno del decreto sulla trasparenza dei prezzi benzina. Sono previsti 100 milioni del "bonus 60 euro" per l'abbonamento al trasporto pubblico locale
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Sarà destinato a coloro che hanno un reddito non superiore ai 20mila euro, invece dei 35mila della prima agevolazione. Il buono avrà il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo del valore dell'indicatore Isee
Bonus trasporti, in arrivo nuovo sostegno per i pendolari: come funziona
Non sembrano perciò esserci particolari differenze rispetto al modello risalente alla fine del 2022, che prevedeva – appunto – uno sconto fino a 60 euro sugli abbonamenti mensili e annuali
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L’unica differenza sta, come detto, nei requisiti dei destinatari: il bonus 2022 era previsto per un reddito annuo inferiore ai 35mila euro, quello di quest’anno per chi non supera i 20mila

La misura non era stata prorogata in manovra. L’ex ministro del Lavoro del governo Draghi, Andrea Orlando (Partito democratico), aveva perciò presentato un ordine del giorno sul tema

Come si legge nel testo del Decreto Carburanti, sarà possibile fare richiesta tramite la piattaforma avviata lo scorso settembre, ma i dettagli saranno descritti in un decreto attuativo

Quest’ultimo sarà adottato entro il 14 febbraio – cioè a 30 giorni dalla data di entrata in vigore – dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, insieme agli altri dicasteri competenti

Per quanto riguarda la prima agevolazione, come si legge sul sito del ministero, era possibile chiederlo per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con Spid o Carta d’Identità Elettronica (Cie) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne
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