
Bonus trasporti, in arrivo nuovo sostegno per i pendolari: come funziona
Giorgia Meloni ha detto che “nell'ultimo decreto c'è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici”. La novità è che la misura sarà destinata a coloro che hanno un Isee non superiore ai 20mila euro, anziché i precedenti 35mila

Pronto un nuovo sostegno per chi utilizza regolarmente i trasporti pubblici e acquista un abbonamento: dopo la scadenza del bonus trasporti, terminato alla fine del 2022, l’esecutivo è intervenuto su questo tema
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L’annuncio è arrivato direttamente dalla premier Giorgia Meloni, che nel corso di un’intervista ha detto: "Nell'ultimo decreto c'è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è in maggiore difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti"
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Nel decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina il governo ha previsto il rifinanziamento con 100 milioni del bonus 60 euro per l'abbonamento al trasporto pubblico locale. La novità è che sarà destinato a coloro che hanno un reddito non superiore ai 20mila euro, anziché i 35mila inizialmente previsti. Il buono recherà il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo del valore dell'indicatore Isee
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Il progetto non sembra essere molto diverso, a parte per l'Isee più basso, dall’ultimo modello, risalente alla fine del 2022, che prevedeva uno sconto fino a 60 euro sugli abbonamenti mensili e annuali
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Nel dettaglio il bonus trasporti consentiva ai fruitori dei mezzi pubblici locali, regionali e interregionali di ottenere uno sconto fino a 60 euro, sul prezzo dell'abbonamento mensile o annuale: il requisito per avere accesso al sostegno era di possedere un reddito annuo inferiore ai 35mila euro

La misura aveva riscosso un buon successo, tanto che al fondo iniziale di 79 milioni il governo Draghi aveva aggiunto nuove risorse per arrivare a quota 180 milioni. La domanda poteva essere presentata sulla piattaforma tramite sito web fornendo le proprie indicazioni, come nome e cognome del beneficiario, codice fiscale e reddito complessivo

In caso di accoglimento della domanda, il portale emetteva un buono con il codice fiscale del beneficiario, l’importo e la data di emissione e di scadenza dell’utilizzo. Il buono era nominativo e non poteva essere ceduto ad altre persone

La misura era scaduta a fine 2022 e, per questo, l’ex ministro del Lavoro del governo Draghi, Andrea Orlando, del Partito democratico, aveva presentato un ordine del giorno sul tema

"Dopo l'incomprensibile stop del governo alla proroga per il 2023 del Bonus Trasporti, che lo scorso anno è stato utilizzato da milioni di utenti i quali hanno usufruito di uno sconto fino a 60 euro sugli abbonamenti mensili e annuali, alla Camera l'esecutivo ha fatto una parziale retromarcia”, ha detto Orlando, “accogliendo un mio ordine del giorno, approvato dall'aula nel corso delle votazioni sul Dl Aiuti Quater, che impegna il Governo a valutare l'opportunità di prorogare per l'anno in corso il Bonus Trasporti”

Per l’ex ministro “si tratta di un primo segnale di attenzione, su cui vigileremo e ci impegniamo ad una concreta attuazione, ad una misura di buonsenso che avevamo introdotto con lo scorso Governo mettendo a disposizione risorse utili a studenti, pensionati, lavoratori, pendolari e famiglie per alleviare i costi di trasporto favorendo in questo modo una valida alternativa all'utilizzo del mezzo privato”
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