
Mutuo, scende il tasso fisso: perché oggi conviene di più
L’inversione di tendenza è legata alla crescita dell’Euribor, parametro dei variabili. Se la Bce manterrà il programma di aumento graduale dei tassi, le rate per questi ultimi saliranno contro una diminuzione di quelli fissi

Nel terzo trimestre il mercato della casa ha registrato un incremento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, dell’1,7%. Nei primi nove mesi dell’anno i rogiti sono complessivamente aumentati del 7,4%, ma diminuiscono gi acquisti con il ricorso al mutuo. Questi i dati rilevati tramite un sondaggio congiunturale condotto dalle Entrate, con Bankitalia e Tecnoborsa
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L’inflazione è decisiva per la tenuta delle transazioni e il quadro che emerge è che si compra anche allo scopo di difendere i propri risparmi, ma non per trarre un reddito dalla casa. Molti acquisti vengono fatti con le agevolazioni prima casa e l’obiettivo sembra essere quello di dismettere liquidità in cambio di un maggior confort abitativo. In questo contesto, secondo Nomisma, i prezzi medi nelle 13 maggiori aree metropolitane del Paese sono aumentati nella seconda parte dell’anno dello 0,9% per quanto riguarda il nuovo e dello 0,5% per l’usato abitabile
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaLe prospettive del mercato sono strettamente legate all’andamento dei mutui che evidenzia un’inversione di tendenza tra fissi e variabili. A novembre l’Eurirs, il parametro che serve da base per prezzare i finanziamenti a tasso fisso, ha registrato una netta discesa, invertendo una tendenza che sembrava destinata a durare ancora a lungo
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Stando ai dati del 1° dicembre, un mutuo da 150 mila euro a 30 anni, ipotizzando un finanziamento con spread 1,5%, avrebbe visto passare la rata fissa tendenziale dai 557 euro di inizio anno a 675 euro, ma solo un mese prima il costo avrebbe toccato 716 euro. Cresce in maniera inesorabile invece l’Euribor, parametro dei variabili. Per lo stesso mutuo, la rata il 1° dicembre era arrivata a 668 euro, eguagliando di fatto quella del finanziamento fisso

Se la Bce manterrà il programma di aumenti graduali dei tassi, a partire dalla prossima riunione del 15 dicembre, l’Euribor continuerà a salire e con lui il tasso dei mutui variabili, mentre per l’Eurirs la prudenza è d’obbligo perché il parametro ha un andamento estremamente volatile

In ogni caso, attualmente, per prendere un mutuo, a parità o quasi di tasso si continuerebbe a scegliere il fisso. Bisogna però tenere conto che le rate variabili, nel post inflazione, potrebbero scendere e rivelarsi convenienti ma i mutui a tasso fisso si possono surrogare e quindi si riuscirebbe egualmente ad approfittare del ribasso dei tassi

Come spiega il Corriere della Sera, per chi ha in corso un mutuo a tasso variabile si può pensare alla surroga a tasso fisso, ma l’operazione ha senso soprattutto se ricorrono due condizioni: mutuo partito da poco tempo e a tasso ridotto (sotto il 2%)
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