
Governo Meloni, doppio test per l’esecutivo: un mese di tempo per Pnrr e Manovra
Il 31 dicembre è il termine ultimo per ottenere la terza tranche di fondi europei da 21 miliardi ed è anche il giorno entro cui il Parlamento dovrà licenziare la legge di Bilancio. Il presidente del Consiglio sarà inoltre impegnato in alcuni appuntamenti all'estero, dai Balcani alla Spagna

Manovra e Pnrr. Giorgia Meloni si prepara alla corsa per il doppio test della legge di Bilancio e del Piano di ripresa e resilienza, su cui sono puntati gli occhi non solo di partiti e investitori ma anche della Commissione europea: la prima deve ancora assumere forma definitiva, il secondo impone 30 obiettivi da raggiungere – se necessario – anche per decreto legge
GUARDA IL VIDEO: Manovra, come il governo spenderà 21 miliardi sull'energia
Tutto si dovrà svolgere in poco più di un mese: il termine ultimo per ottenere la terza tranche di fondi europei da 21 miliardi è il 31 di dicembre, la stessa data entro la quale il Parlamento deve licenziare la Manovra per scongiurare l'esercizio provvisorio
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di economia
E nel mezzo per il presidente del Consiglio Meloni, che la prossima settimana dovrebbe intanto incontrare Carlo Calenda per ascoltare le proposte del Terzo Polo sulla Manovra, si profilano anche altri impegni sul piano internazionale
Manovra, Letta: "Legge di bilancio inadeguata, rischio recessione"
Il 6 dicembre Meloni è attesa a Tirana per il vertice Ue Balcani, il 9 ad Alicante, in Spagna, per la riunione del formato EuroMed-9 con i Paesi Ue del Mediterraneo. La settimana dopo ci sarà la tre giorni di Bruxelles tra Consiglio europeo e vertice Ue-Asean, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (tutto tra il 14 e il 16 dicembre). E si starebbe valutando, ma al momento sembra molto difficile, di incastrare qualche altra tappa in una capitale europea, come Berlino
Bergamo, Meloni all'Anci: "Daremo nuova centralità ai Comuni"
Alla Camera intanto l’attesa si allunga: si attendeva il testo della Manovra entro la settimana e invece l'orizzonte più probabile, al momento, sembra quello di lunedì o martedì. Con un calendario tutto da rifare. Resta un punto fermo: in poco più di tre settimane bisognerà chiudere

L'approdo in Aula è previsto per il 20 dicembre dove - nonostante le intenzioni sembrino diverse - per i deputati appare già inevitabile che il governo ponga la fiducia. Anche perché dopo Natale andrà fatto in pochi giorni il passaggio al Senato

Per accorciare i tempi il più possibile, le audizioni dovrebbero essere fissate verso la metà della prossima settimana, gli emendamenti a cavallo del fine settimana successivo e l'indicazione dei cosiddetti segnalati - cioè le proposte più importanti su cui effettivamente concentrare il voto in commissione - entro il ponte dell'8 dicembre

Si prospetta inoltre una corsa per approvare le modifiche: a disposizione potrebbe esserci fino a un miliardo, secondo alcune indiscrezioni. Ma al momento nemmeno i deputati sanno effettivamente quale sarà la "dote"

Nel frattempo il governo dovrà sbrogliare la matassa del Pnrr: la preoccupazione per i cantieri a rilento e per le riforme ancora da chiudere lasciate in eredità da Mario Draghi (giustizia e concorrenza) cresce di giorno in giorno

La prossima settimana potrebbe essere riconvocata una cabina di regia, al termine di quella ricognizione avviata dal ministro Raffaele Fitto. Ed entro metà dicembre potrebbe arrivare il nuovo decreto Pnrr per centrare quei target che sono più indietro o che hanno bisogno di norme (soprattutto sul fronte dell'Istruzione). E forse anche per rivedere la governance
Tregua fiscale, ecco come funziona la misura voluta dal governo Meloni