Confermati gli sconti sulle bollette e ampliato il bonus sociale per i più bisognosi. Rafforzato l’assegno unico per i figli. Iva ridotta sui beni per l’infanzia. Congedo parentale di un mese in più per chi ha bimbi piccoli. Il governo promette una "Carta Spesa" contro i rincari e proroga l’aiuto ai giovani per comprare casa
LO SPECIALE SULLA MANOVRA 2023
Ci saranno fino a marzo gli sconti, in scadenza a fine anno, per raffreddare gli aumenti di luce e gas per le famiglie. Con la manovra, infatti, sarà rinnovato il taglio di una serie di voci che pesano sulle bollette non legate direttamente ai consumi e verrà ampliato il contributo che finora ha permesso ai più bisognosi, e a chi ha gravi problemi di salute, di pagare molto meno la fattura energetica.
Bonus sociale energia, platea più ampia
Quest'ultimo è il bonus sociale, che potrà andare a chi ha un Isee (che tiene conto di reddito, case e risparmi) fino a 15mila euro, non più - quindi - limitato a 12mila. In questo modo si potrebbero aggiungere 500mila famiglie ai cinque milioni che finora potevano chiedere l’aiuto.
Gli aiuti per chi ha figli
Ci sono poi a una serie di interventi che riguardano chi ha figli. L’assegno unico aumenta del 50 per cento per il primo anno di vita del bambino e s'innalza della stessa entità, ma per tre anni, per le famiglie numerose. Su pannolini, biberon e altri prodotti per l’infanzia l’Iva scende dal 10 al 5 per cento, così come per gli assorbenti femminili.
Spesa meno cara: il progetto
Non viene azzerata, come ipotizzato, l’imposta sui consumi per pane, pasta e latte ma ci sarà una carta per la spesa per permettere a chi guadagna fino a 15mila euro di comprare beni di prima necessità a prezzi calmierati nei negozi che seguiranno l'invito del governo di dare una mano contro il caro vita.
Congedo per i bimbi più ricco
Diventa più consistente il congedo parentale per i figli fino a sei anni: si aggiunge un mese in più ai sei attuali e sarà retribuito all’80 per cento dello stipendio anziché al 30. Prorogate per tutto il 2023 le agevolazioni a chi ha meno di 36 anni per comprare la prima casa, con garanzia pubblica sul mutuo e l’esenzione di una serie di imposte. Le famiglie, infine, si troveranno la busta paga un po' più pesante grazie alla riduzione del cuneo fiscale e a tasse agevolate sui premi aziendali.