Lunedì la legge di Bilancio dovrebbe arrivare all’esame del Consiglio dei Ministri. La maggior parte dei denari per contrastare il caro energia. Non rimane molto per le altre misure, dalle pensioni alla flat tax passando per il taglio del cuneo fiscale. Sul tavolo una stretta sul Reddito di cittadinanza e la revisione del Superbonus. Salta dal decreto Aiuti Quater la modifica all'utilizzo del contante
La caccia alle risorse continua. La fetta più grossa della prossima manovra servirà per contrastare l’aumento delle bollette: 21 miliardi in deficit per alleggerire i rincari su famiglie e imprese. Ma per far partire alcuni cavalli di battaglia del centrodestra servono altri soldi.
Quattrini da fondi Ue ed extragettito
Nel ventaglio delle ipotesi ci sono i fondi europei non spesi (5-7 miliardi) e l’innalzamento (dal 25 al 33 per cento) della tassa sugli extraprofitti sulle società energetiche, ma non ci sono stime su quanto renderebbe. Anche la nuova sanatoria sulle cartelle (cancellazione di quelle fino a mille euro e sconto del 50 per cento per quelle fino a tremila) potrebbe portare linfa ma, storicamente, con queste operazioni s’incassa meno del previsto.
Flat tax solo per lavoratori autonomi
La legge di Bilancio potrebbe dunque superare i 30 miliardi e nel menu delle misure ci sono flat tax e pensioni. Per la prima, si pensa di elevare da 65mila a 85mila euro di ricavi l’imposta al 15 per cento per le Partite Iva, esclusi i dipendenti, per i quali dovrebbe esserci la proroga del taglio del cuneo fiscale (3,5 miliardi) e la detassazione dei premi aziendali.
Pensioni, il nuovo anticipo
Per evitare, poi, che da gennaio servano 67 anni per lasciare il lavoro, si va verso la possibilità di uscita con 41 anni di contributi e 61-62 di età; la spesa prevista è di 700 milioni, che sale a un miliardo col rinnovo di Opzione Donna e Ape Sociale. La stretta al Reddito di Cittadinanza potrebbe portare denari alla previdenza.
Superbonus, cessione in dieci anni
Intanto, si discute sulla revisione del Superbonus edilizio, che da gennaio scenderà dal 110 al 90 per cento, ma ne potranno usufruire anche le villette. Si fa spazio l’idea di poter diluire in dieci anni, anziché quattro, lo sconto in fattura o il credito da cedere, con l'obiettivo di sbloccare le pratiche e alleggerire il peso sui conti pubblici.
Tetto al contante a 5mila euro rinviato
Le novità sul Superbonus sono previste nel decreto Aiuti Quater (ancora non definitivo), da dove intanto è sparito l’innalzamento del tetto all’uso del contante da 2mila a 5mila euro. La misura, assicura la Lega, sarà inserita nella manovra (varrà, quindi, da gennaio) ed è stata depennata dal decreto perché non ha il carattere d’urgenza richiesto da questo tipo di provvedimento legislativo.