
Busta paga, quali aiuti del governo Draghi sono intervenuti sul reddito degli italiani
Il premier uscente e la sua squadra di ministri hanno dovuto affrontare le difficoltà economiche legate all'inflazione e ai rincari energetici. Lo hanno fatto con tre diversi decreti Aiuti, approvando misure che - in alcuni casi - sono andate a intervenire direttamente sulle basta paga dei lavoratori dipendenti. Dagli sgravi contributivi al 2% al bonus bollette 600 euro, ecco come si è mosso l'esecutivo di Mario Draghi

A breve si concluderà l'esperienza a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Il 2022 è stato un anno difficile, che ha visto il premier e la sua squadra di ministri alla prese con i pericoli economici legati all'inflazione e alla crisi energetica. Molti italiani si sono trovati in difficoltà, e l'esecutivo - con tre decreti Aiuti - ha cercato di intervenire andando ad approvare una serie di misure che, nel complesso, sono andate ad aumentare l’importo delle buste paga di alcune categorie di lavoratori. Dagli sgravi contributivi al bonus 150 euro, ecco quali sono
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LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO – Lo sgravio contributivo applicabile sulle aliquote dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, dallo scorso luglio, è passato dallo 0,8% al 2%. L’1,2% che non va più versato all’Inps resta quindi al lavoratore. Non tutti hanno però potuto beneficiarne: solo chi ha un reddito annuale fino a 35mila euro è coperto dallo sgravio al 2%, esclusi i collaboratori domestici. La misura andrà avanti, salvo proroghe, fino al prossimo 31 dicembre 2022. Lo sgravio va a ricomprendere anche l’eventuale tredicesima
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BONUS BOLLETTE 600 EURO – Il decreto Aiuti bis ha poi introdotto il bonus 600 euro – esentasse - per pagare le bollette di acqua, luce e gas. Non sono coinvolte le casse pubbliche: è ogni singolo datore di lavoro, su base volontaria, che può decidere se contribuire o meno al reddito dei propri dipendenti per far fronte agli aumenti sui prezzi energetici
Bonus bollette da 600 euro in busta paga. Come funziona
I datori di lavoro possono dedurre quindi gli importi corrisposti ai lavoratori – sempre nel limite di 600 euro – per pagare le utenze di luce, gas e acqua. Per i loro dipendenti, si tratta di somme che non vengono calcolate né a fini di prelievi fiscali né in ottica previdenziale. L’aiuto può essere erogato direttamente al fornitore, da parte dell’azienda, oppure sotto forma di rimborso per il lavoratore, dietro presentazione di una fattura
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FRINGE BENEFIT AZIENDALI - Sempre con il decreto Aiuti bis si è poi modificata la cosiddetta soglia di non concorrenza dei fringe benefit aziendali, ossia i contributi erogati in modi diversi dal denaro, ma di cui si può comunque tenere traccia nelle buste paga. Il governo Draghi è andato a innalzare il valore dei benefit che il datore può predisporre a favore dei dipendenti, portandolo da 258,23 euro a 600 euro
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BONUS 200 EURO – Un altro aiuto pensato dal governo Draghi è il bonus 200 euro, indirizzato a tutti i lavoratori (non solo dipendenti) e ai pensionati con redditi Isee che nel 2021 non hanno superato i 35mila euro. Per i subordinati, l’importo è stato erogato direttamente in busta paga – a partire da luglio – andando così ad aumentare almeno una delle mensilità annuali

BONUS 150 EURO – L'utimo in ordine di tempo ad essere approvato è stato il bonus 150 euro, introdotto dal decreto Aiuti ter. In questo caso si è andata a restringere la platea di beneficiari, abbassando la soglia Isee che dà accesso al beneficio, fissata a 20mila euro (in relazione al 2021)

Le erogazioni del bonus 150 euro devono ancora partire: inizieranno a novembre. Ai lavoratori dipendenti, come già successo con l'indennità da 200 euro, verrà corrisposto direttamente dai datori di lavoro in busta paga. Gli imprenditori potranno poi recuperare gli importi in un secondo momento

I PROSSIMI PASSI - Ancora non si sa esattamente cosa deciderà di fare il prossimo esecutivo sul fronte degli aiuti ai cittadini. Sembra però certo che il quarto decreto Aiuti dell'anno ci sarà. Il tema dovrebbe essere uno dei primi che i nuovi ministri andranno ad affrontare. Giorgia Meloni ha definito il supporto al reddito come una "priorità assoluta"
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