Salario minimo, il via libera Ue non obbliga l'Italia a introdurlo

Economia

Simone Spina

Si dovrà però garantire che, nella maggior parte dei casi, i livelli degli stipendi siano stabiliti dai contratti collettivi. Nel nostro Paese è così, ma oltre 4 milioni di lavoratori hanno salari molto bassi: al di sotto dei 9 euro lordi l'ora

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Mentre il caro vita continua a correre, rosicchiando gli stipendi, l’Europa mette nero su bianco un principio, quello del salario minimo. Cioè: per legge le paghe non potranno scendere al di sotto di un certo livello, in modo da poter garantire condizioni dignitose a tutti i lavoratori. L’Unione, dopo mesi di dibattito, ha così dato il via libera a una direttiva che però non stabilisce quale debba essere questa soglia minima e non obbliga i singoli Stati a introdurre questo tetto.

Contratti collettivi per garantire gli stipendi

Dei ventisette Paesi comunitari, solo sei non hanno questa paga base e tra loro c’è l’Italia (insieme a Danimarca, Finlandia, Svezia, Austria e Cipro). Dalle nostre parti si fa affidamento sul fatto che la grande maggioranza dei lavoratori è coperta dai contratti collettivi: imprese e sindacati periodicamente concordano i livelli delle retribuzioni. L’Europa è intervenuta anche su questo aspetto, stabilendo che la contrattazione debba coprire almeno l’80 per cento degli occupati.

L'Ue chiede verifiche: accordi "pirata" nel mirino

Nel nostro Paese saremmo al di sopra ma le norme europee obbligano a verificare. Nel mirino potrebbero ricadere gli accordi scaduti da molto tempo e soprattutto chi è coperto dai cosiddetti “contratti pirata”, cioè firmati da sindacati o associazioni imprenditoriali che non rappresentano la maggior parte dei diretti interessati.

Un esercito di lavoratori a meno di 9 euro lordi l'ora

Ma in quanti avrebbero benefici se anche da noi venisse introdotto il salario minimo? Oltre quattro milioni di lavoratori, secondo l’Inps, che ha fatto questo calcolo sulla base di 9 euro lordi l’ora. Ci rientrerebbero apprendisti, camerieri, collaboratori domestici e tanti giovani precari. La platea, in ogni caso, cambia a seconda della retribuzione in ballo e se nella voce “salario” si considerano, per esempio, anche tredicesima e liquidazione.

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