Su base mensile i prezzi salgono dello 0,8%. A trainare l'aumento sono elettricità e gas. Nuovo primato anche per l'area euro, con una crescita del 9,1% su base annua. Il segretario della Cgil: "Basta chiacchiere, tutelare salari e pensioni"
Inflazione ancora in salita. Secondo le stime preliminari dell'Istat, ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,8% su base mensile e dell'8,4% su base annua (da +7,9% del mese precedente). "Sono l'energia elettrica e il gas mercato libero che producono l'accelerazione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (in parte mitigata dal rallentamento di quelli dei carburanti) e che, con gli alimentari lavorati e i beni durevoli, spingono l'inflazione a un livello che non si registrava da dicembre 1985 (quando fu +8,8%)", spiega l'Istat.
Landini: "Serve intervento urgente"
Con questi numeri, ha commentato il segretario della Cgil Landini, "le chiacchiere non servono". "Così non si regge. Il decreto aiuti bis mette risorse inadeguate per i lavoratori e i pensionati: c'è bisogno subito di un intervento urgente per tutelare salari e pensioni già impoveriti".
Inflazione dell'area euro a +9,1% ad agosto
La situazione non migliora se si allarga il campo all'Europa. L'inflazione annuale dell'area euro dovrebbe attestarsi al 9,1% ad agosto, un nuovo record, in aumento rispetto all'8,9% di luglio. Lo riporta la stima flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea. Guardando alle principali componenti dell'inflazione, si prevede che l'energia avrà il tasso annuo più alto ad agosto (38,3%, rispetto al 39,6% di luglio), seguita da cibo, alcol e tabacco (10,6%, rispetto al 9,8% di luglio), beni industriali non energetici (5,0%, rispetto al 4,5% di luglio) e servizi (3,8%, rispetto al 3,7% di luglio).