
Razionamento energia, i contatori smart che potrebbero tagliare l’elettricità nelle case
Il Piano Ue potrebbe prevedere una cifra mensile di riduzione del consumo - che dovrebbe aggirarsi intorno al 10% - che ogni Paese dovrà rispettare. Come? Tra le ipotesi circolate nelle scorse ore c’è quella di ridurre, in alcune fasce orarie, la potenza dell’elettricità nelle case private attraverso gli “smart metering”, contatori di nuova generazione installati in molte abitazioni. Potrebbe così diventare difficile usare due elettrodomestici contemporaneamente in alcune ore della giornata

In Europa, dopo gli sviluppi della guerra russa in Ucraina e un inverno che si prevede difficile per la crisi energetica, si discute del Piano per la riduzione dei consumi di energia elettrica e gas. Nelle bozze circolate nelle scorse ore si parla, oltre che della tassazione sugli extra-profitti per le multinazionali dell'energia e del contributo di solidarietà da parte delle società che lavorano i combustibili fossili, della riduzione della domanda elettrica. Cosa vuol dire?
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L'Ue dovrebbe individuare una cifra mensile di riduzione del consumo - che dovrebbe aggirarsi intorno al 10% - che ogni Paese dovrà rispettare. Il raffronto sarà fatto rispetto allo stesso mese di riferimento e sulla base di una media di consumi dei 5 anni precedenti al 1 novembre 2022. Il taglio ai consumi per gli Stati membri dovrebbe essere obbligatorio nel target, ma non nella forma. Spetterà ai governi nazionali decidere in quali ore far scattare il taglio
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Nella bozza si legge che "la riduzione obbligatoria” dovrebbe risultare da un taglio operato "in 3-4 ore per giorno lavorativo in media”, che normalmente corrispondono alle ore di picco dei consumi. Nella scelta delle ore gli Stati "hanno un margine di discrezionalità". Discrezionalità che si estende anche agli ambiti di applicabilità del taglio ai consumi. Con questo pacchetto, comunque, per i cittadini europei potrebbe essere di fatto impossibile usare due elettrodomestici in contemporanea in alcune ore della giornata
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Ma come faranno i Paesi a rispettare e attuare la riduzione dei consumi? Tra le ipotesi circolate nelle scorse ore c’è quella di ridurre, in alcune fasce orarie, la potenza dell’elettricità nelle case private attraverso i contatori di nuova generazione, installati in molte abitazioni. Non tutti i cittadini e non tutte le case, però, hanno questi contatori intelligenti
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I contatori di nuova generazione si chiamano smart metering: come spiega Arera, sono “sistemi che consentono la telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua”. Questi dispositivi, agendo sulla potenza dell’elettricità erogata, possono ridurre l’erogazione dell’energia. In alcune fasce orarie, quindi, potrebbero in teoria essere “impostati” per ridurre la disponibilità di energia nelle case in cui sono installati
Le informazioni sul sito Arera
Questi contatori, installati negli ultimi anni nei condomini dalle società di distribuzione, consentirebbero quindi di ridurre da remoto la potenza dell’elettricità fornita. Arera, come sottolinea Il Messaggero, sul suo sito spiega che la telegestione consente l’attivazione, la disattivazione e i cambi di potenza senza l’intervento di un operatore sul contatore, ma non specifica se sia possibile fare queste operazioni per molti utenti in contemporanea, come sembra prevedere la bozza del piano Ue

Negli orari che i singoli Stati stabiliranno, con questi contatori potrebbe esserci quindi una generale riduzione della potenza di elettricità nelle case. Se si dovesse andare oltre la potenza consentita, il contatore potrebbe “scattare” e l’elettricità saltare. In queste condizioni, sempre nelle fasce orarie stabilite, per le persone potrebbe diventare difficile usare due elettrodomestici contemporaneamente. Soprattutto quelli che consumano di più, come lavatrice e forno o lavastoviglie e condizionatore. Ci sarebbe una deroga per chi ha apparecchi salva-vita

“L'Italia – secondo Arera – è stato il primo Paese europeo a introdurre su larga scala gli smart meter elettrici per i clienti finali in bassa tensione ed è tuttora il primo Paese al mondo per numero di smart meter di energia elettrica in servizio (oltre 35 milioni). Secondo un recente report della Commissione europea, il sistema italiano di smart metering, con sostituzione dei contatori tradizionali dal 2001, è stato il più efficiente in Europa”

L’ipotesi di limitare la potenza elettrica agendo sui contatori digitali non convince il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. “Dal punto di vista tecnico nutro qualche dubbio, non tutti i cittadini europei hanno un contatore digitale”, ci sarebbe quindi “la necessità di una infrastruttura capillare che raggiunga tutte le famiglie europee”, ha spiegato a Radio24. E ancora: “Una moral suasion sull’uso dell’elettricità nelle fasce corrette e su un corretto uso degli elettrodomestici è ragionevole, ma credo che questo lo facciano già i cittadini”