
Bollette, verso estensione bonus sociale: ipotesi tetto Isee da 12mila a 15mila euro
Il governo punta a stanziare altri 13 miliardi di euro per far fronte ai rincari energetici. Tra le misure allo studio ci sarebbe anche l'ampliamento della platea dei beneficiari degli sconti su luce e gas. Il testo del decreto dovrebbe tornare in Consiglio dei ministri a fine settimana, dopo il via libera del Parlamento sui fondi

Palazzo Chigi continua a lavorare per mitigare gli effetti dei rincari energetici. Ancora prima della conversione in legge del decreto Aiuti bis, la squadra di Mario Draghi ha iniziato a predisporre un decreto Aiuti ter. È corsa contro il tempo quindi negli ultimi giorni dell’esecutivo in carica per approvare un nuovo pacchetto di misure, il cui valore totale dovrebbe essere fissato a circa 13 miliardi di euro. In campo c’è anche il possibile ampliamento della platea di beneficiari del bonus sociale sulle bollette
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Dall’inizio dell’anno a oggi il bonus, uno sconto direttamente in bolletta sul costo di luce e gas, è già stato esteso a milioni di famiglie italiane. La possibilità di beneficiarne è legata al reddito Isee. La scorsa primavera – con effetto retroattivo – il tetto è stato innalzato da 8.265 a 12mila euro in generale e a 20mila euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Per l’ultimo trimestre dell'anno, sul tavolo dell’esecutivo c’è la possibilità di spostarlo di nuovo, fino a raggiungere i 15mila euro
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Si andrebbe così ad ampliare ulteriormente il numero di italiani che hanno diritto agli sconti sull’energia. Il bonus viene applicato in automatico da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), sulla base dei dati relativi al reddito a sua disposizione. Si ragiona nel frattempo anche su altri interventi, il cui futuro rimane però incerto. Tra questi ci sarebbe ad esempio la rateizzazione delle bollette, sia per le famiglie che per le imprese. Prima di capire quali misure inserire nel testo del decreto, c’è da sciogliere un nodo importante
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La partita si gioca adesso principalmente sulle risorse da mettere in campo. Nelle intenzioni del governo si dovrebbe arrivare a fondi per 13 miliardi di euro. Di questi, 6,2 verrebbero recuperati dall’extragettito fiscale entrato nelle casse dello Stato nei mesi di luglio e agosto. Gli altri potrebbero invece arrivare dalla percentuale sugli extraprofitti che le imprese del settore energetico sono tenute a versare. Il condizionale è però ancora d’obbligo: serve il via libera del Parlamento
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Tutto verrà deciso, in linea di massima, entro la settimana. Il decreto Aiuti-ter dovrebbe tornare in Consiglio dei ministri tra giovedì e venerdì, dopo l'ok delle Camere alla relazione sui fondi da stanziare predisposta negli scorsi giorni dal ministro dell’Economia Daniele Franco (in foto). Tutti i partiti politici sono d’accordo sulla necessità di nuovi interventi, ma la campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre è lontana dall’essere chiusa e non è detto che tutto vada secondo i piani
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Il leader del Carroccio Matteo Salvini chiede ad esempio che vengano aumentate considerevolmente le risorse contro il caro bollette. “Dopo mille insistenze della Lega, pare che entro la fine di questa settimana arrivi in Consiglio dei ministri un decreto energia da 13 miliardi. Bene, ma non bastano. Ne servono almeno 30", ha detto ai microfoni di Agorà su Rai3. Il problema è che reperire fondi così alti è difficile se si vuole evitare l’extradeficit, uno dei temi sul quale si stanno appunto giocando gli ultimi giorni di campagna elettorale

Al di là dell’estensione del bonus sociale, altre misure che dovrebbero vedere la luce sono la proroga del credito d’imposta per le imprese energivore, che verrebbe applicato negli ultimi mesi dell’anno anche in favore di altre aziende. Vi rientrerebbero anche i piccoli esercenti – bar, panifici, ristoranti – con attivi contratti di potenza fino a 4 KwH