
Rimborso per hotel e case vacanze, cosa fare quando le strutture non rispettano le attese
Ha fatto notizia il caso del turista milanese risarcito da una struttura in Puglia per "vacanza rovinata": una situazione che però si verifica spesso. Ecco cosa fare quando quello che abbiamo trovato su Internet non risponde al vero e quali sono sono i diritti dei clienti nei confronti degli albergatori e dei proprietari

Se la realtà non è conforme al virtuale. Ha fatto notizia il caso del turista milanese in vacanza a Vieste in Puglia nel 2018 che, non soddisfatto di quanto trovato nella struttura perché decisamente diverso da quanto veniva pubblicizzato sulla piattaforma online che aveva usato per prenotare, decise di fare ricorso contro l’albergo, che l’aveva minacciato di fargli perdere tutti i soldi se avesse deciso di cambiare alloggio
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Il giudice di pace di Milano, Alexia Dulcetta, ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di rimborsare i sette giorni già pagati e non goduti, oltre alle spese processuali. Una cifra importante, se si considera che di solo anticipo l’uomo aveva speso oltre 2.250 euro
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Ma cosa fare quando quello che troviamo all’arrivo non è come viene descritto? Se il problema è la stanza, che magari si trova sporca, disordinata o comunque peggiore rispetto a quella visionata sul sito al momento della prenotazione, è diritto del cliente chiedere al direttore di albergo il cambiamento o la pulizia
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Se invece la stanza prenotata non risulta più disponibile, è dovere dell’albergatore procurare un’altra stanza, anche se di valore maggiore non si è tenuti a pagare la differenza, oppure presso un’altra struttura garantendo il pagamento del prezzo degli spostamenti
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Se l’hotel è diverso dalle foto il cliente può, oltre a chiedere il cambiamento della stanza, anche chiedere al titolare della struttura il risarcimento del danno da vacanza rovinata, come previsto dall’articolo 47 del Codice del turismo che sottolinea “il tempo di vacanza inutilmente trascorso e l’irripetibilità dell’occasione perduta”, specie se l’inadempimento non è di scarsa importanza
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Questo vuol dire che la struttura deve essere completamente diversa da quella presente sulle foto del sito o dell’agenzia. E in questa circostanza si può ottenere il rimborso non solo dal proprietario della struttura ma anche dal tour operator, che dovrà versare anche lui un risarcimento del danno da vacanza rovinata, ai sensi della sentenza della Corte di Cassazione n. 5683 del 23 marzo 2016
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Oltre al danno da vacanza rovinata c’è anche il cosiddetto danno morale, costituito appunto dalla lesione delle aspettative di divertimento, riposo e recupero delle energie psicofisiche riposte nella vacanza

Sui danni da vacanza rovinata c'è anche una recente sentenza della Corte di Cassazione, risalente all’aprile 2022, che ha evidenziato come sia anche colpa dell’agenzia viaggi se il pacchetto è scadente, a causa di un'errata valutazione. Questo configura un grado di colpa sensibilmente maggiore rispetto ad un semplice intermediario

Un esempio è il caso giudicato dalla VI sezione civile della Corte di cassazione di Roma: un turista residente nella Capitale aveva avanzato ricorso per vacanza rovinata contro una società capitolina, colpevole di aver organizzato un viaggio in Tunisia nel 2018 che non rispondeva alle attese

Il giudice però ha dato ragione alla società e non al turista, in quanto la società era un semplice intermediario, non responsabile dei disservizi dell’organizzatore