
Gas, raggiunto l'accordo Ue per il piano con taglio del 15%: ecco cosa prevede
L’Unione ha deciso: i rappresentanti dei Paesi europei si sono trovati concordi a rivedere al ribasso l’utilizzo del gas il prossimo inverno. Il Consiglio ha stabilito anche delle eccezioni per quei Paesi membri che non sono legati ad altri o che hanno il sistema sincronizzato con le reti elettriche. "Secondo questo sistema di regole, l'Italia dovrà tagliare il 7% dei propri consumi", ha commentato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani

Un accordo è stato raggiunto. I ministri dell'Energia dell'Ue hanno confermato di essere concordi su un taglio del gas del 15% il prossimo inverno, prevedendo però deroghe per gli Stati in situazioni particolari
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“Gli Stati membri hanno concordato di ridurre la domanda di gas del 15% rispetto al consumo medio degli ultimi cinque anni con misure di propria scelta. Tutti i Paesi dell'Ue faranno del loro meglio per raggiungere le riduzioni, il Consiglio ha specificato alcune esenzioni e possibilità per richiedere una deroga all'obiettivo di riduzione obbligatorio, per riflettere le situazioni particolari degli Stati membri e garantire che le riduzioni di gas siano efficaci”, ha scritto in una nota la presidenza ceca del Consiglio dell’Unione
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Un’eccezione è prevista per gli Stati membri che non sono interconnessi alle reti del gas di altri Paesi europei che si possono considerare esentati in quanto non sarebbero in grado di liberare volumi significativi di gasdotti
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Lo stesso vale per quei Paesi le cui reti elettriche non sono sincronizzate con il sistema europeo e dipendono fortemente dal gas per la produzione di elettricità: in questo modo si evita che restino al buio
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Gli Stati possono inoltre chiedere una deroga se possono dimostrare di disporre di interconnessioni limitate con altri Paesi membri e che le loro capacità di esportazione di interconnettori o le loro infrastrutture nazionali di Gnl sono utilizzate per reindirizzare il gas verso i vicini europei
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In questa circostanza il taglio può sensibilmente scendere e può passare dal 15% fino al 7%

All’interno del testo è presente anche un riferimento al price cap: “In seguito alla richiesta del Consiglio europeo, la Commissione sta anche esplorando, insieme ai nostri partner internazionali, i modi per frenare l'aumento dei prezzi dell'energia, compresa la possibilità di introdurre dei tetti temporanei ai prezzi delle importazioni a partire dal prossimo autunno. La volontà è quella di portare avanti il processo di valutazione d'impatto su come resistere alla futura eccessiva volatilità dei prezzi”

Tutti i Paesi hanno votato a favore, ad eccezione dell’Ungheria. Essendo però richiesta la maggioranza qualificata, e non l’unanimità, il voto contrario di Budapest è stato ininfluente. "Questa è una proposta ingiustificabile, inutile, inapplicabile e dannosa. Il piano ignora completamente gli interessi del popolo ungherese", ha dichiarato il ministeo degli Esteri Peter Szijjarto a Bruxelles

Tra i Paesi invece favorevoli al piano, ma critici su alcuni aspetti, c'è la Grecia, che in un non-paper ha reso noto i suoi dubbi sui sistemi utilizzati per il risparmio energetico e sulla capacità dei Paesi membri di poter effettivamente contare sulla buona volontà dei cittadini di abbassare i termostati. "È assolutamente necessario consolidare i numeri della riduzione della domanda", ha spiegato Atene nel testo

“Accolgo con grande favore l'approvazione da parte del Consiglio del regolamento per ridurre la domanda di gas e prepararsi all'inverno. È un passo decisivo per affrontare la minaccia di un'interruzione totale del gas. Grazie alla decisione odierna, l'Europa è ora pronta ad affrontare la sua sicurezza energetica, come Unione”, ha twittato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen

"Con i numeri e le regole stabilite dall'Ue noi dovremmo risparmiare circa il 7% rispetto alla media ponderata annuale degli ultimi cinque anni", ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, commnentando l'accordo stretto a livello europeo. "Quando abbiamo fatto il piano di differenziazione del gas, spostando i 30 miliardi di metri cubi russi su altri fornitori, abbiamo già previsto un risparmio uguale o superiore a questo numero. Le nostre azioni sono compatibili con questo piano per cui ci riteniamo soddisfatti", ha concluso