
Turismo in Italia in ripresa: bene presenze e spesa. Le spiagge più gettonate per l’estate
Un'indagine di Federalberghi, Nexi e Zucchetti fotografa l’aumento delle presenze (a maggio +33,4% sul 2019) e delle spese (+13,7%) dei turisti negli hotel italiani, dopo i mesi difficili segnati dall’emergenza coronavirus. Da segnalare anche il ritorno dei viaggiatori stranieri, soprattutto americani, confermato anche da Bankitalia. Il turismo balneare dell'estate 2022 coinvolgerà tutto il Paese, con particolari preferenze per i lidi del Nord e del Centro

Il turismo in Italia è in ripresa, dopo i mesi difficili segnati dall’emergenza coronavirus. A confermare il rilancio è un'indagine di Federalberghi, Nexi e Zucchetti che fotografa l’aumento delle presenze e delle spese dei turisti negli hotel e le destinazioni preferite. Da segnalare anche il ritorno dei viaggiatori stranieri, confermato pure da Bankitalia
GUARDA IL VIDEO: Turismo, a giugno 6,5 mln italiani in partenzaI dati di maggio di Federalberghi, quindi, confermano la ripresa. Riguardo alle presenze, si registra un +33,4% sul 2019: un numero che è il risultato del +13,5% delle presenze italiane e del +45,8% di quelle straniere. Si tratta di una crescita superiore rispetto a quella registrata ad aprile, quando le presenze dei turisti negli alberghi italiani sono aumentate del 10,5% rispetto al 2019, ma con gli stranieri che hanno fatto segnare una diminuzione del 26,3%
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Federalberghi, comunque, sottolinea che le presenze nel periodo gennaio-maggio 2022 non sono ancora ritornate ai livelli pre pandemia: c’è un calo del 3,1% per gli Italiani e del 6,8% per gli stranieri rispetto al 2019. "Confidiamo che le buone performances fatte segnare dalle vacanze di Pasqua e dai ponti del 25 aprile e del 2 giugno preludano a un'estate positiva e che la seconda parte dell'anno consenta di lenire almeno in parte le ferite inferte alle imprese da due anni tragici”, dice Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi
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A essere in ripresa non sono solo le presenze, ma anche le spese dei turisti. Secondo Nexi, che ha esaminato gli acquisti da parte di Italiani e stranieri nei nostri hotel, dall'analisi della PayTech emerge che a maggio 2022 le spese sono cresciute complessivamente del 13,7% su maggio 2019: +25,6% per gli italiani e +9% per gli stranieri. "Il recupero delle spese in alberghi è un segnale incoraggiante e conferma come gli strumenti di pagamento digitale siano scelti da un numero sempre maggiore di esercenti e cittadini", dice Enrico Trovati di Nexi
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Buone notizie arrivano anche da Bankitalia, che conferma la risalita della spesa dei turisti stranieri in Italia: nel primo trimestre dell'anno supera il 2020, periodo in cui esplose la crisi Covid, ma resta ancora indietro rispetto ai livelli del 2019. Secondo quanto si ricava dalle tabelle della Banca d'Italia, la spesa ammonta a 5,1 miliardi, contro 1,2 dello stesso periodo del 2021 e 4,3 del primo trimestre 2020
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Dall’indagine di Federalberghi emerge anche che il turismo balneare dell'estate 2022 coinvolgerà praticamente tutta l'Italia, con particolari preferenze per i lidi del Nord e del Centro Italia. In particolare, secondo l'analisi di Zucchetti e Lybra.tech basata sui dati del Travel Data Lake, “tra le destinazioni più gettonate spiccano le spiagge venete (index number = 100), la riviera romagnola (98), la Costa degli Etruschi (78), la Costa Smeralda (65), il Salento (56, in foto)”

E in lista ci sono anche “l'Isola d'Elba (28), la Costiera Amalfitana (28, in foto), la costa settentrionale della Sicilia (25) e la Maremma Toscana Sud (24)”

Tra gli stranieri, in base al numero di ricerche effettuate, i cittadini degli Stati Uniti sembrano quelli più interessati a venire in vacanza nel nostro Paese. "Il nostro metodo di analisi è estremamente innovativo, perché consente di elaborare previsioni accurate utilizzando le tecniche dell'intelligenza artificiale per incrociare i dati di oltre 15mila strutture ricettive e le preferenze espresse online dai consumatori", spiega commenta Angelo Guaragni, amministratore di Zucchetti Hospitality

“C'è una ripresa inaspettata del turismo sui numeri, eravamo certi che dopo 2 anni di prigionia ci sarebbe stata una ripresa ma non con questi numeri", dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "Questo è dovuto a una grossa affluenza del turismo Usa: hanno ricominciato a viaggiare, amano l'Italia e sono tornati in Italia. Ma la cosa che ci rende più fieri è il pubblico italiano. Siamo orgogliosi di dire che quest'anno, anche se i connazionali possono viaggiare, stanno rimanendo in Italia comunque e continuano a fare le vacanze entro i confini nazionali”

Secondo Bocca, sul nostro turismo “gli effetti della guerra in Ucraina al momento non sono grandissimi. Certo, facciamo a meno di alcuni tipi di turisti come i russi e gli ucraini". Inoltre, spiega, “per il Covid c'è la mancanza totale del mercato cinese, giapponese e del Far East. Li abbiamo sempre considerati il ‘mercato del domani’ e nel 2018-2019 stava diventando il ‘mercato dell'oggi’. Tuttavia il turismo americano e quello italiano stanno compensando molto bene"

Bocca parla anche del tema della cronica mancanza di lavoratori: “È un controsenso che noi abbiamo un Paese che ha il 10% di tasso di disoccupazione e non si trova personale da nessuna parte. C'è qualcosa che non funziona, non è solamente il reddito di cittadinanza, ma bisogna trovare una soluzione al più presto”. Nel settore, aggiunge, non c'è un problema di stipendi bassi, ma di costo per l’azienda: "Per dare 1.000 euro netti a un lavoratore il costo per l'azienda è di 30mila. Non è possibile"