Imu, 25 milioni di italiani pagheranno l'acconto entro il 16 giugno. Dove si paga di più
Secondo le stime di un rapporto stilato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil, il gettito della prima tornata di pagamanenti arriverà a 9,5 miliardi di euro. La maggior parte dei contribuenti - il 41% - è pensionato o titolare di un contratto da lavoro dipendente. Il costo maggiore annuo in valore assoluto, calcolato su una seconda casa, si registra a Roma (2.064 euro), seguita da Milano (2.040 euro) e Bologna (2.038 euro)
Sono 25 milioni gli italiani che entro il 16 giugno dovranno pagare l’acconto Imu. In totale, nelle casse dello Stato, durante questa prima tornata arriveranno 9,5 miliardi euro. Il gettito complessivo annuo, si legge nel rapporto Imu per il primo semestre 2022 elaborato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil, ammonterà a 19,6 miliardi di euro
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Dal rapporto emerge che il 41% dei 25 milioni di italiani chiamati al pagamento sono lavoratori dipendenti e pensionati. Come regola generale, l’Imu dovrà essere pagato dai proprietari di case e immobili diversi dalla prima casa, aree fabbricabili e terreni agricoli. Le uniche abitazioni principali soggette all’imposta sono le cosiddette case di lusso, quelle che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
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Tenuti al pagamento sono anche i titolari di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie sull’immobile. A questi si aggiungono il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria
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L’importo da versare per l'Imu va calcolato applicando alla base imponibile – il valore dell’immobile determinato secondo i criteri previsti dalla legge – l’aliquota stabilita per ogni caso particolare. I dati e le indicazioni sono reperibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze
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L’acconto da versare a giugno, calcolando il costo dell’Imu su una seconda casa situata in un capoluogo di provincia, sarà mediamente di 537 euro. Quello annuale arriverà a 1.074 euro
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Chi deve pagare l'imposta su cantine, garage, posti auto, tettoie - in generale su una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale - dovrà versare l’Imu con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 55 euro
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Secondo il rapporto Uil, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa si registra a Roma (2.064 euro medi annui), a Milano (2.040 euro) e a Bologna (2.038 euro). Qualche centinaia di euro in meno andranno pagati a Genova (1.775 euro) e Torino (1.745). Valori più contenuti in città come Asti (580 euro), Gorizia (658 euro), Catanzaro (659 euro), Crotone (672 euro) e Sondrio (674 euro)
La Capitale rimane la città più costosa anche per l'Imu sulle seconde pertinenze della stessa categoria catastale dell'abitazione principale, con un valore medio di 110 euro all'anno. A Milano si scende a 99 euro, a Bologna a 96 euro, a Firenze e a Napoli a 95 euro
In 17 città è inoltre in vigore la ex addizionale della Tasi: in questi Comuni le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). A Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille; a Terni e Siena all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille
In 75 capoluoghi di provincia, sempre sulle seconde case, si applica invece l’aliquota del 10,6 per mille. Tra queste ci sono Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Bari. In 10 città le aliquote vanno a scendere sotto la soglia massima. Così è ad esempio a Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine e Belluno
È possibile versare l'acconto attraverso bollettino postale, con i servizi PagoPa e utilizzando i modelli F24 ordinari o semplificati. Sono previste maggiorazioni per ogni giorno di ritardo nel pagamento dell'Imu. Fino al 30 giugno l'importo aumenterà dello 0,1% al giorno. Dal quindicesimo al trentesimo giorno di ritardo all'imposta si andrà ad aggiungere l'1,5% al giorno, dal 31esimo al 90esimo giorno l'1,67%. Dal 91esimo giorno all'anno di ritardo l'aumento quotidiano è del 3,75%
Per il 2022 è stata confermata l'esenzione per gli immobili adibiti a cinema, teatro o sale da concerto, a condizione che il proprietario coincida con la persona del gestore. Si tratta della categoria catastale D/3. A partire da quest’anno non sono tenuti al pagamento dell’Imu i proprietari dei fabbricati merce, ossia quelli costruiti da un'impresa con l'intento di destinarli direttamente alla vendita (almeno fino a quando non siano stati venduti)
Alcune novità riguardano anche le famiglie i cui componenti risiedono in due case diverse. Fino allo scorso anno una delle due abitazioni era esente dall'Imu soltanto se entrambi gli immobili si trovavano nello stesso Comune. Da quest'anno la stessa regola si applicherà anche se le case sono ubicate in Comuni diversi