
Gas, Ue lavora a un piano per pagare le forniture russe senza violare le sanzioni
Bruxelles pensa a come permettere alle società europee di pagare i rifornimenti energetici senza andare contro le misure approvate per colpire l’economia di Mosca dopo l'attacco all'Ucraina. "Ci sono opzioni disponibili per le aziende per continuare a pagare il gas in euro o dollari in linea con i contratti concordati", sottolinea un portavoce della Commissione Ue. I 27 Stati membri non sarebbero però ancora tutti sullo stesso piano

A pochi giorni dalle nuove scadenze sui pagamenti, Bruxelles è al lavoro per permettere alle aziende europee di pagare il gas proveniente dalla Russia. Si cerca un modo per non violare le sanzioni messe in piedi per punire Mosca in risposta alla guerra in Ucraina. "Ci sono opzioni disponibili per le aziende per continuare a pagare il gas in euro o dollari in linea con i contratti concordati", sottolinea un portavoce della Commissione Ue in una nota interpretativa delle linee guida per le aziende sul gas russo
GUARDA IL VIDEO: Kuleba: "Trovare accordo con Ungheria su embargo gas russo"
L'apertura di un conto bancario presso Gazprombank non viola le sanzioni, a patto che il conto non sia in rubli. Gli operatori dovrebbero dichiarare chiaramente che intendono adempiere ai propri obblighi derivanti dai contratti esistenti e considerarli adempiuti pagando in euro o dollari
Guerra in Ucraina, lo speciale di Sky TG24
Sul tema, venerdì 13 maggio, a quanto si apprende, si è tenuto un primo incontro tra i delegati dei Paesi membri per cercare di trovare una soluzione. Le indicazioni dell’Unione europea prevedono che il pagamento ai fornimenti di gas debba avvenire in euro o dollari, come previsto dai contratti stipulati tra le aziende di gas in Russia e quelle nei vari Stati membri
Rigassificatori e gasdotti, così l'Italia punta a diventare centro delle rotte europee
Il presidente russo Vladimir Putin, per aggirare le sanzioni internazionali, alla fine dello scorso marzo ha firmato un decreto che impone alle aziende clienti di quelle russe di pagare le forniture in rubli
Gas, piano di emergenza Ue: razionamento e tetto ai prezzi
Bulgaria e Polonia non si sono adeguate e si sono viste tagliare i rifornimenti energetici in arrivo da Mosca, che ha promesso di farlo anche con tutti gli altri Stati che non si adegueranno alle richieste di Putin
Come funziona il decreto che obbliga a pagare il gas in rubli
Nei giorni scorsi, le prime indiscrezioni parlavano di una exit strategy di Bruxelles per una dichiarazione delle aziende europee, a pagamento effettuato, che concluda gli obblighi contrattuali con Mosca
Ucraina, come e perché Mosca riesce a battere le sanzioni. L’ANALISI
I 27 Stati non sarebbero però ancora tutti sullo stesso piano: Italia, Germania, Francia e Ungheria intendono proseguire su questa via, mentre Polonia, Baltici e Olanda si oppongono alla discrezionalità e pretendono regole più rigide

Intanto la principale azienda di gas russo, Gazprom, a inizio mese – secondo quanto riporta Bloomberg – avrebbe mandato una lettera ai suoi partner europei, assicurando loro la possibilità di pagare il gas russo senza violare le sanzioni in vigore

Si spiega, scrive Bloomberg, che se valute diverse dai rubli venissero scambiate attraverso i canali del Centro nazionale di compensazione russo, le sanzioni non sarebbero aggirate o violate. In questo modo si va infatti a escludere dalla procedura la partecipazione di istituzioni come la Banca centrale russa, inserita tra gli enti colpiti dalle sanzioni

Resterebbe comunque nei piani europei il futuro embargo al gas russo, su cui restano per ora i no di alcuni Stati, come l'Ungheria. "L'Ungheria appoggia l'adesione dell'Ucraina alla comunità europea", il Paese "è pronto a fare sacrifici per la pace e non vuole ostacolare gli alleati, ma non consente decisioni che significhino un sacrificio degli ungheresi che risulti maggiore di quello dei russi", ha detto la neopresidente di Budapest Katalin Novak