
Bonus benzina da 200 euro esteso a tutti i dipendenti privati: come ottenerlo
Con un emendamento al decreto dove era stata introdotta l’agevolazione, è stato stabilito che anche i “datori di lavoro privati”, e non solo le “aziende private”, potranno erogare ai propri lavoratori l’aiuto per sostenere le spese del carburante. Si amplia dunque la platea dei beneficiari, che include così anche chi lavora negli studi professionali

Si amplia la platea dei beneficiari del bonus benzina. Anche i “datori di lavoro privati”, e non solo le “aziende private”, potranno erogare ai propri dipendenti buoni carburante fino a un massimo di 200 euro. La precisazione arriva con un emendamento di Fratelli d’Italia approvato in Commissione al Senato
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L’incentivo era stato approvato dal governo con il decreto Ucraina bis per contrastare gli effetti economici della crisi. Per il 2022 l’importo del valore dei buoni non concorre alla formazione del reddito
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"Sono stati approvati in Commissione Finanze tre emendamenti di Fratelli d'Italia che riguardano l'attività dei professionisti, gli adempimenti fiscali da parte del contribuente e il bonus carburante ai dipendenti", rende noto il senatore di FdI Andrea de Bertoldi, segretario della commissione Finanze di Palazzo Madama
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"Il terzo emendamento ha come scopo quello di chiarire i destinatari della norma sul bonus carburante ai dipendenti, specificando che tutti i datori di lavoro privati, e non solo le aziende private, possono assegnare con un atto di liberalità ai propri dipendenti l’incentivo”
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Il bonus, “sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli, per un ammontare massimo di 200 euro, non concorre alla formazione del reddito. Quindi anche gli studi dei professionisti potranno beneficiare di questa disposizione", ha spiegato de Bertoldi
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Con questo emendamento si amplia la platea dei lavoratori che possono beneficiare del bonus carburante. Verrà esteso anche ai lavoratori dipendenti di soggetti che non sono aziende come, ad esempio, gli studi professionali o gli enti del Terzo settore

Per la misura erano stati stanziati all’inizio 9,9 milioni di euro, ma nel computo del budget erano state previste solo le imprese private. Con l’apertura anche agli studi professionali aumenta non solo la platea di beneficiari, ma anche i costi per la misura

Per ottenere il bonus il lavoratore non deve presentare alcuna domanda. La concessione dei buoni avverrà su base volontaria. Sarà il datore di lavoro a decidere se erogarli e di che importo. Il datore di lavoro potrà arrivare a corrispondere anche un valore inferiore rispetto ai 200 euro

La messa a disposizione dei buoni dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2022. Il consumo da parte dei lavoratori invece non dovrà avvenire entro tale data, ma entro la data di scadenza segnata sul buono stesso

Il bonus benzina è esente dalle imposte sui redditi da lavoro dipendente ma, come specifica la relazione tecnica allegata al decreto, si affianca e non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per i “fringe benefits”, la cui soglia è di 258,23 euro