
Forniture gas russo, quali consumi a maggio potrebbero essere ridotti in caso di problemi
Il presidente dell'Autorità per l'Energia ha detto che, se si entrasse in uno "scenario di emergenza", scatterebbe un protocollo "che prevede distacchi di carico e delle prevalenze tra le utenze". I dettagli sono riservati ma gli interventi potrebbero riguardare la temperatura negli immobili e l'illuminazione notturna

Di recente, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani (a sinistra nella foto) si è detto ottimista sulla possibilità che l’Italia riesca a sostituire il gas russo in tempi relativamente brevi. "Entro il secondo semestre dell'anno prossimo potremo cominciare veramente ad avere una quasi totale indipendenza", ha detto, aggiungendo che si prevede “di arrivare a circa due terzi di quello che ci serve già nelle prossime settimane"
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Cingolani ha ribadito che l’Italia è avvantaggiata rispetto ad altri Paesi perché può contare su cinque gasdotti che rendono più facile fare accordi sulle forniture di gas rispetto a chi ne è sprovvisto. Un altro contributo importante dovrebbe poi arrivare dagli investimenti sugli impianti di rigassificazione. “Ne aggiungeremo un paio che saranno galleggianti, perché non devono rimanere per sempre", ha detto
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Il percorso che porterà l’Italia ad essere meno dipendente da Mosca non è però privo di ostacoli. In un’intervista al Corriere, il presidente dell’Autorità per l’Energia (Arera), Stefano Besseghini, ha detto che c’è il rischio di non riempire completamente gli stoccaggi “se andiamo incontro a una chiusura delle forniture di gas russo”: scenario che potrebbe verificarsi a maggio secondo le previsioni
Gas, gli accordi stipulati dall’Italia per ridurre la dipendenza dalla Russia. GRAFICHE
Besseghini ha spiegato che gli stoccaggi dipendono da “quello che riusciamo a recuperare dagli accordi che l’Italia ha già stretto e da quelli che si sta cercando di concludere” (in foto Draghi in Algeria). Il livello di riempimento e la domanda saranno cruciali anche per determinare l’autonomia energetica del Paese che, secondo l’esperto, equivale in questo momento ad “almeno dieci settimane, mettendo in campo le riserve strategiche e ottimizzando i consumi”
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Nell’intervista, il presidente di Arera ha sottolineato che quello delle forniture energetiche è un problema complesso, che dipende da vari fattori, e che, a fronte di determinate circostanze, si potrebbe entrare in uno scenario di emergenza. A quel punto, “scatterebbe un protocollo che prevede dei distacchi di carico e delle prevalenze fra le utenze”
L'intervista al presidente di Arera
L’esperto ha spiegato che “i dettagli sono riservati” e che le misure adottate dipenderanno “dalla profondità del fenomeno e da quanto tempo potrebbe esserci tra il momento del distacco dalla Russia e l’inizio del periodo invernale”

Ha però confermato che, di solito, gli interventi sono orientati sulla limitazione dell’illuminazione notturna e sulla riduzione del riscaldamento negli immobili, mentre verrebbero preservati a tutti i costi i servizi pubblici, sanitari e la produzione industriale

“Il consumo industriale è abbastanza costante e gestibile nel corso dell’anno”, ha proseguito, aggiungendo che “altri consumi elettrici non indispensabili verrebbero in qualche maniera gestiti”
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Il problema degli approvvigionamenti non riguarda solo il nostro Paese e tra le varie soluzioni che si stanno valutando c'è anche quella del risparmio energetico. In un vademecum realizzato dall’Agenzia internazionale dell'energia in coordinamento con la Commissione europea affinché anche i cittadini "facciano la loro parte" in questa crisi, si consiglia tra l’altro di abbassare il termostato di un grado e alzare la temperatura impostata nel condizionatore
Le azioni consigliate
La prima di queste azioni, si legge, permetterebbe di tagliare del 7% l'energia per il riscaldamento e, per ogni grado in meno, ci potrebbe essere un risparmio di 70 euro all'anno in bolletta. Alzare la temperatura del condizionatore di 1°C ridurrebbe, invece, i consumi elettrici del 10% e permetterebbe alle persone di risparmiare 20 euro l'anno
Il vademecum