
Reddito medio in Italia nel 2020, pochi ricchi e Paese spaccato in due: i dati del Mef
Il valore nelle dichiarazioni dei redditi è in calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente. L’analisi territoriale conferma che la quota complessiva più elevata è della Lombardia (25.330 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.770), mentre la Calabria presenta il reddito numero più basso (15.630 euro). Solo circa il 4% dei contribuenti dichiara più di 70.000 euro

Il Mef ha comunicato i dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2020. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 865,1 miliardi di euro (-19,4 miliardi rispetto al 2019) per un valore medio di 21.570 euro, -1,1% rispetto all'anno precedente. Circa il 27% dei contribuenti, che dichiara circa il 4% dell'Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15mila euro; in quella tra i 15mila e i 70mila euro si posiziona circa il 70%, che dichiara il 67% dell'Irpef totale, mentre solo circa il 4% dichiara più di 70mila euro, versando il 29% dell'Irpef totale
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L'analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.330 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.770)
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La Calabria presenta il reddito medio più basso (15.630 euro); anche nel 2020, quindi, rimane cospicua la distanza tra le regioni centro-settentrionali e il Sud
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Il reddito medio 2020 più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 52.980 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 19.900 euro
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Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.720 euro, quello dei pensionati a 18.650 euro
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Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 16.450 euro

Intanto il Mef ricorda anche che il credito denominato "Bonus Irpef" di 960 euro (80 euro mensili), introdotto nel 2014 e riconosciuto ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati, la cui imposta sia di ammontare superiore alle detrazioni per lavoro dipendente, è stato sostituito dal 1° luglio 2020 dal trattamento integrativo

Il trattamento integrativo prevede un credito di 600 euro (100 euro mensili per il periodo 1° luglio - 31 dicembre 2020) riconosciuto ai soggetti con reddito complessivo fino a 28.000 euro

Inoltre è stata introdotta un'ulteriore detrazione, per i soggetti con reddito compreso tra 28.001 e 40.000 euro, di importo pari a 600 euro (80 euro mensili) che decresce fino ad azzerarsi per i soggetti con reddito complessivo pari a 40.000 euro)

Dalle dichiarazioni per l'anno d'imposta 2020 risultano 12,8 milioni di soggetti con bonus spettante o trattamento integrativo per un ammontare di 11,9 miliardi di euro (+19,7% rispetto al 2019)