
Caro energia, dalla tv alla lavatrice: i consigli per risparmiare sulle bollette
Secondo dati Istat il prezzo dell’energia elettrica, tra febbraio 2021 e febbraio 2022, è cresciuto dell'82%, quello del gas del 64,2%. Il premier Mario Draghi ha parlato di 16 miliardi di euro in arrivo per calmierare gli aumenti, ma nel frattempo diversi accorgimenti possono già permettere di limitare l'impatto degli elettrodomestici sui conti delle famiglie: ecco il vademecum di Unione nazionale consumatori

La crisi energetica, secondo dati Istat, ha portato il prezzo dell’energia elettrica a salire dell’82% tra febbraio 2021 e febbraio 2022. Con questi numeri sono 504 gli euro che ogni famiglia dovrà pagare in più su base annua. Il gas rincara invece del 64,2%, con una spesa in crescita di 445 euro per nucleo familiare
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In un question time alla Camera dello scorso 9 marzo, il premier Mario Draghi (in foto), ha parlato di un intervento da 16 miliardi di euro in sostegno alle famiglie, che dovrebbe durare “fino al secondo trimestre di quest'anno”
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“Abbiamo previsto l'azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le imprese, e l'abbassamento dell'Iva al 5 per cento per le utenze del gas. Abbiamo potenziato i sussidi energetici per le famiglie più svantaggiate”, ha detto Draghi, dicendosi però consapevole che i fondi stanziati “non sono sufficienti”
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La situazione è in evoluzione. Se da un lato si aspetta di vedere che impatto avranno i miliardi in arrivo per calmierare i prezzi, dall’altro non sono ancora del tutto quantificabili i risvolti che la guerra tra Russia e Ucraina avrà sul costo delle bollette, come sottolineato anche dal Codacons
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L’Unc (Unione nazionale consumatori) suggerisce intanto ai cittadini una serie di comportamenti da tenere per limitare il più possibile l’impatto dei rincari, partendo da accorgimenti relativi agli elettrodomestici che consumano più energia, come scaldacqua elettrico, lavastoviglie, ferro da stiro, forno elettrico e stufa elettrica
Quali elettrodomestici consumano di più e i consigli per risparmiare
SCALDACQUA ELETTRICO – Secondo l’Unc, l’elettrodomestico che consuma più corrente è lo scaldacqua elettrico: il 20% della bolletta dipende, infatti, dall’acqua calda. Si consiglia in primo luogo di cercare altri strumenti per scaldare l’acqua. In alternativa, di ridurre la temperatura del termostato: è sufficiente raggiungere i 40-45°C durante i mesi più caldi e i 55°C in quelli più freddi
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LAVATRICE – Si consiglia di far partire la lavatrice solo a pieno carico: il costo di un lavaggio a pieno carico è inferiore a due lavaggi a mezzo carico. Non è poi necessario lavare ogni indumento ad alte temperature (mai a 90°C). Quasi sempre, scrive Unc, è sufficiente un ciclo a 40°C o a 60°C. Evitare anche centrifughe finali, prelavaggi e dispositivi d’asciugatura automatici

LAVASTOVIGLIE – Come con le lavatrici, è meglio evitare di far partire le lavastoviglie a mezzo carico. Per recuperare spazio e riempire bene l’apparecchio, è utile caricarlo a partire dal fondo. Rinunciare all’asciugatura finale e impostare lavaggi a 50°C invece che a temperature più alte può permettere di risparmiare un altro po’

FRIGORIFERO – Regolare il termostato del frigorifero a temperature intermedie è un buon punto di partenza per risparmiare qualche euro in bolletta. Utile anche ridurre al minimo l’apertura del dispositivo, non introdurvi cibi caldi, tenerlo nel punto più freddo della cucina e sbrinarlo ogni sei mesi, o comunque ogni volta che il ghiaccio supera i 2 mm

FORNO – Per scaldare i cibi, Unc consiglia di preferire sempre un microonde a un forno elettrico. Non preriscaldare alimenti se la cottura non lo chiede esplicitamente è un’altra mossa intelligente per risparmiare
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CONDIZIONATORI - Con la bella stagione bisognerà prestare attenzione anche a come si usa il condizionatore. Il vademecum di Unc prevede di accenderlo solo nelle ore più calde, non impostare mai il termostato al massimo e preferire la modalità deumidificatore ad altre opzioni

MODALITÀ STAND-BY - Abitudine comoda ma evitabile è quella di lasciare gli elettrodomestici in stand-by. Eliminando le luci delle spie di televisori, computer, videoregistratori e simili si può risparmiare circa 80 euro all’anno. Per fare un esempio: il 55% del consumo energetico di una tv è dato dall’apparecchio in modalità stand-by

ACQUA CALDA – Scegliere la doccia invece che la vasca aiuta a ridurre i consumi d’acqua calda. Introdurre riduttori di flusso su tutti i rubinetti di casa e spegnere l’acqua mentre ci si insapona contribuiscono al risparmio finale

RISCALDAMENTO E TERMOSIFONI – Non superare i 19-20°C di riscaldamento consente, a seconda delle caratteristiche dell’impianto, di tagliare dal 5 al 10% di consumo, per un risparmio di 150-300 euro all’anno. Gli impianti riscaldanti andrebbero poi chiusi quando non ci si trova in casa. Chiudere tende, tapparelle e isolare finestre vecchie sono altre pratiche da tenere in considerazione. Davanti ai termosifoni accesi non andrebbe poi tenuto alcun oggetto: il calore potrebbe non trasmettersi correttamente. Ricordarsi anche di sfiatare l’aria interna ai caloriferi