
Assegno unico 2022, Bonetti: “Al via il 15 marzo per le prime 3-3,5 milioni di famiglie”
C’è tempo fino al 28 febbraio per fare domanda e ricevere l’assegno a marzo. Per quanto riguarda le domande inoltrate entro il 30 giugno, ricorda l’Inps, saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo

Parte il 15 marzo per i primi 3-3,5 milioni di famiglie italiane l’Assegno unico universale, che andrà a sostituire tutte le altre prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative
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A dare i numeri è la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti all'assemblea di Iv: "Due anni fa avevo detto che il Family Act era pronto, purtroppo la pandemia ha bloccato quel progetto ed è stato posticipato”
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I numeri delle famiglie “poi magari aumenteranno, arrivando fino a giugno si hanno comunque gli arretrati a partire da marzo”, precisa Bonetti. La platea di potenziali beneficiari dell’assegno unico è formata da circa 7 milioni di famiglie
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La domanda, con validità annuale da rinnovare ogni anno, deve essere presentata in modalità telematica all’Inps o presso gli istituti di patronato. C’è tempo fino al 28 febbraio per fare domanda e ricevere l’assegno a marzo
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Per quanto riguarda le domande inoltrate entro il 30 giugno, ricorda l’Inps, saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda
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“Per quanti anni in Italia si è detto che bisognava investire nei figli? Per cambiare ci vogliono le riforme" e "il Family Act è realtà del Paese, di questo governo, della nostra forza politica", ha dichiarato la ministra

L’Assegno unico cambia profondamente l'aiuto che lo Stato riconosce alle famiglie con figli. Non ci sarà una soglia sopra la quale non arriverà il contributo, che è quindi "universale". Scatta dal settimo mese di gravidanza e vale fino ai 21 anni d'età

La cifra che spetta a ciascuna famiglia è parametrata sull’Isee presentato. Si va da un massimo di 175 euro, per Isee fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per chi ha un Isee che supera i 40mila euro. Si può anche scegliere di fare domanda senza presentare l’Isee: in quel caso l’importo sarà di 50 euro a figlio

L’Inps ricorda che l’assegno sarà erogato sull'Iban indicato dal richiedente. L'Inps precisa che l'Iban che si comunica deve essere un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell'area Sepa (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio)

Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l'assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda