Pensioni, uscita anticipata a 64 anni con contributivo e taglio del 3%: la proposta
L’ipotesi è stata avanzata dal presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla. Il governo nell’incontro con i sindacati del 15 febbraio si è detto disposto a rendere più flessibile l’accesso a condizione di ragionare sul ricalcolo contributivo dell'assegno. Contrari i sindacati. L’incontro definitivo è atteso per la prossima settimana
In vista di quello che potrebbe essere l’incontro decisivo tra sindacati e governo per la riforma delle pensioni, l’esecutivo propone di rendere più flessibile l'accesso ma di ragionare sul ricalcolo contributivo dell'assegno
GUARDA IL VIDEO: Nasce "PensAMi", simulatore online dell'Inps sulle pensioni
È la proposta fatta ai sindacati dal governo nell'incontro tecnico del 15 febbraio sulla flessibilità in uscita. L'ipotesi è stata respinta da Cgil, Cisl e Uil che la considerano una "ulteriore penalizzazione" per i lavoratori
I 10 migliori Paesi al mondo dove vivere dopo la pensione: la classifica
Il ricalcolo contributivo della pensione “è inaccettabile: si perde fino al 30% dell'assegno”, afferma il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, sottolineando che l'esecutivo ha parlato di ricalcolo contributivo anche se "ha lasciato la discussione aperta sulle modalità"
Le pensioni di domani tra denatalità e bassa occupazione
"È significativo - afferma il segretario confederale Uil Domenico Proietti - che il governo riconosca che bisogna introdurre una flessibilità nell'età di accesso alla pensione. Giudichiamo però sbagliata l'idea di legare questa flessibilità al ricalcolo contributivo"
Ape sociale 2022, al via la domanda INPS per il riconoscimento dei requisiti: cosa sapere
Sulla flessibilità è intervenuto anche il presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, proponendo di mantenere per l'accesso anticipato alla pensione la Quota 102 in vigore quest'anno (64 anni di età con almeno 38 anni di contributi) ma aggiornandola con l'aspettativa di vita e prevedendo il calcolo dell'assegno interamente con il calcolo contributivo
Pensioni, Opzione donna: ecco chi può aderire alla proroga e come fare domanda
Secondo Brambilla il coefficiente di riposizionamento sull’assegno "è del 3% l'anno e con tre anni di anticipo si perderebbe circa il 10% dell'importo che si avrebbe uscendo a 67 anni"
Brambilla segnala come dal 2022 il 90% delle persone in uscita dal lavoro vada in pensione con il calcolo misto e come questi abbiano in media il 70% dell'importo della pensione calcolato con il contributivo: "Chi deciderà di uscire a 64 anni dovrà tramutare quel 30% in contributivo"
Il governo si è detto disposto a ragionare inoltre sull'abbassamento del limite minimo di 2,8 volte la pensione sociale per accedere al pensionamento anticipato per chi è nel sistema contributivo (fino a tre anni prima della pensione di vecchiaia)
L’esecutivo sarebbe disponibile a estendere questa possibilità anche a chi ricade nel sistema misto (retributivo fino al 1995, contributivo dal 1996) ma è disposto a rinunciarci a favore del sistema contributivo
Si ragiona anche su una pensione di garanzia per chi arriva a 67 anni (nel sistema contributivo) con un importo di pensione inferiore a 1,5 volte il minimo (e dovrebbe quindi rimandare l'uscita). In questo caso si pensa a un assegno sociale integrato con un importo legato ai contributi versati
Nessuna disponibilità del governo invece a ragionare sull'anticipo della pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età, misura chiesta dai sindacati ma giudicata eccessivamente costosa