Cassa integrazione, ecco le nuove regole per il 2022: dai requisiti agli importi
Con la circolare n. 1 del 3 gennaio il ministero del Lavoro ha chiarito le modifiche alla Cig apportate dalla Legge di bilancio 2022. La riforma riguarda ammortizzatori sociali e cassa integrazione. Ecco cosa sapere
Il ministero del Lavoro ha pubblicato una circolare approfondita (n. 1 del 3 gennaio) sulle novità della Legge di bilancio 2022 che dispone un riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali e cassa integrazione
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Le modifiche disposte con la Legge di bilancio 2022 si riferiscono operativamente ai periodi di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa dal 1° gennaio 2022, quindi non si applicano alle richieste per periodi iniziati nel 2021. Ecco tutte le novità
La circolare n. 1 del 3 gennaio del ministero del Lavoro
AMPLIAMENTO LAVORATORI – Tra le maggiori novità c’è l’estensione della platea dei lavoratori beneficiari della cassa integrazione: ai lavoratori dipendenti con contratto subordinato - soggetti tipicamente tutelati - si aggiungono ora i lavoratori a domicilio e gli apprendisti
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Per lavoro a domicilio si intende una tipologia di lavoro subordinato, caratterizzata dal fatto che la prestazione lavorativa è compiuta presso il domicilio del lavoratore
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Per gli apprendistati, sono incluse tutte le tipologie: apprendistato di alta formazione e di ricerca, i lavoratori con apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e di apprendistato di alta formazione e ricerca
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La circolare chiarisce che vanno ricomprese nel conto anche le giornate “di sospensione dall’attività lavorativa derivanti dalla fruizione di ferie, festività, infortuni e astensione obbligatoria dal lavoro per maternità”
IMPORTO – Secondo la circolare, dal 1° gennaio 2022 si ha l’eliminazione del “cosiddetto tetto basso della misura del trattamento di integrazione salariale, con la previsione, invece, di un unico tetto della prestazione pari a quello alto”
