Superbonus, quasi 70mila cantieri: ma è meno dell'1% degli immobili. Rinnovo fino al 2025

Economia

Lorenzo Borga

La legge di bilancio conferma il Superbonus per il 2022 per le villette e fino al 2025 per i condomini, ma riducendo il beneficio fino al 65%. Ma non tutti sono convinti della bontà del provvedimento, che costa 33 miliardi di euro

Anche nel 2022 gli italiani potranno continuare a ristrutturare casa migliorando l’efficienza energetica sostanzialmente gratis. La legge di bilancio in discussione alla Camera dei Deputati contiene infatti alcune conferme per il Superbonus 110 per cento.

Case unifamiliari

Le case unifamiliari potranno continuare a essere ristrutturate con soldi dei contribuenti per tutto il 2022, a condizione che entro fine giugno sia stato completato almeno il 30 per cento dei lavori. I limiti di reddito ISEE presenti nella prima versione della legge di bilancio sono stati eliminati.

Villette

Condomini

Potranno godere del superbonus più a lungo invece i condomini, che godranno dello sconto pieno del 110 per cento fino alla fine del 2023. Da allora il beneficio si ridurrà gradualmente al 70 per cento nel 2024 e al 65 nel 2025, per una spesa pubblica complessiva di circa 33 miliardi di euro.

Condomini

La corsa alle ristrutturazioni

È dunque probabile che continueremo ad assistere alla sfrenata corsa alle ristrutturazioni: secondo gli ultimi dati Enea sono quasi 70mila i cantieri finanziati con il superbonus, con una forte accelerazione durante l’estate.

Cantieri

Che però rappresentano a dire il vero meno dell'1 per cento di tutti gli immobili residenziali presenti in Italia. Ecco il motivo per cui i dubbiosi sulla misura, a partire dall'Ufficio parlamentare di bilancio ma anche lo stesso premier Draghi, criticano il Superbonus ritenendolo troppo costoso per il numero esiguo di proprietari immobiliari che ne beneficeranno.

 

Tanto basta però per mandare all'aria il mercato delle costruzioni, tanto che le ditte edili rischiano di non riuscire a soddisfare la domanda: secondo Ance l’anno prossimo, tra opere del PNRR e ristrutturazioni il settore non riuscirà a trovare almeno 265mila addetti necessari per portare a termine i lavori in tempo.

 

La legge di bilancio ha anche confermato le misure hanno semplificato i bonus per l'edilizia: vale a dire lo sconto in fattura e la possibilità di cedere il credito a una banca. Meccanismi che però hanno richiesto un check-up, visti i numerosi tentativi di abusi scoperti dall’Agenzia delle Entrate. Valgono ben 4 miliardi i crediti cedibili bloccati dal fisco relativi a tentate frodi relativi a tutti i bonus edilizi. Per capirci, più di dieci volte tanto quelle tentate dai beneficiari del reddito di cittadinanza.

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