
Bonus casa, quali sono le agevolazioni confermate per il 2022. Nodo Superbonus
Il documento programmatico di Bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri in vista della legge di Bilancio, proroga quasi tutte le agevolazioni relative ai lavori domestici: bonus ristrutturazioni, bonus mobili, sismabonus ed ecobonus, bonus verde e bonus prima casa per gli under 36. Non compare nel testo il Superbonus 110%, ma il ministro dell'Economia Franco assicura che verrà confermato, seppur con qualche modifica. Scompare il bonus facciate

Riconfermati per il 2022 quasi tutti i bonus casa già attivi. La certezza arriva dal Documento programmatico di Bilancio approvato all’unanimità in Consiglio dei ministri e inviato a Bruxelles, che rappresenta il primo passo verso la manovra fiscale che il governo dovrebbe varare la prossima settimana e che mobiliterà 23,4 miliardi di risorse. Dalle agevolazioni per la prima casa alla ristrutturazione: tutti i bonus confermati
GUARDA IL VIDEO: Manovra, cdm approva Documento programmatico di bilancio
BONUS PRIMA CASA UNDER 36 – Sono 400 i milioni destinati alle politiche per le famiglie nella tabella del documento. Tra le misure che vengono citate come prorogabili c’è anche il bonus casa per gli under 36 con Isee fino a 40mila euro
Manovra: i nodi da sciogliere
L’agevolazione, pensata per facilitare l’acquisto della prima casa per i più giovani, verrà estesa fino a fine 2022. Al momento vale per gli acquisti fino a giugno 2022 e consiste nella cancellazione delle imposte ipotecarie, catastali e di registro e nella concessione di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva
Bonus 2022, gli incentivi previsti
BONUS EDILIZI – Con la manovra arriverà la proroga dei “bonus per ristrutturazioni edilizie, riqualificazione energetica, mobili, sisma, verde”
Bonus facciate verso l'addio: cosa cambia
ECOBONUS – Prorogata anche la misura dell’ecobonus, che sarebbe scaduta alla fine del 2021. L’agevolazione comprende tutti i lavori per il miglioramento energetico della casa, con uno sconto del 65% (che in alcuni casi sale al 75%). Vi rientrano sia i costi per le operazioni relative agli interventi di risparmio energetico che quelle per le prestazioni professionali
Bonus caldaia 2021: i requisiti
SISMABONUS – Anche il sismabonus sarebbe scaduto a fine 2021, ma il governo ha deciso di prorogarlo. Consiste in detrazioni per le spese relative a lavori per realizzare interventi antisismici. Il valore cambia a seconda del tipo di edificio e della zona sismica in cui si trova l’immobile su cui intervenire, e può arrivare fino all’85% della spesa totale, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo

BONUS RISTRUTTURAZIONI – Confermata la detrazione del 50%, da dividere in dieci quote annuali di pari importo, per il rifacimento di bagni, impianti ed eliminazione delle barriere architettoniche

BONUS VERDE – Il bonus verde è pensato per lavori di ammodernamento dei giardini e degli spazi verdi di casa. L’aliquota è del 36% e la detrazione si applica su una spesa massima di 5mila euro

BONUS MOBILI – Confermata anche la detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di elettrodomestici (di classe A+ o superiore) e mobili (come sedie, divani, letti, materassi, tavoli e lampadari) destinati a un immobile in ristrutturazione. Il bonus è valido per una spesa fino a 16mila euro

SUPERBONUS 110% - Nel testo del Dpb non compare un riferimento al Superbonus 110%, applicabile, ad esempio, ai lavori di efficientamento energetico, realizzazione cappotto termico, installazione impianti fotovoltaici, strutture per ricarica di veicoli elettrici. Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha dichiarato negli scorsi giorni che la misura verrà confermata fino a fine 2023, con alcune modifiche per diminuire il suo peso sulle finanze pubbliche

La prima limitazione ridurrebbe l’ampiezza dell’agevolazione. Non si potrà più usare, dal 2023, per ristrutturare le villette unifamiliari, ma soltanto per mettere a nuovo i condomini e le case popolari, anche se diverse voci -sia dalla politica che da associazioni di settore- hanno fatto appello per lasciare la misura inalterata

Un’altra ipotesi è quella di introdurre un meccanismo di 'decalage': confermare la percentuale del bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie nel 2023, ridurla al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. L'Ance -Associazione nazionale costruttori edili- propone invece di imporre un tetto di reddito per accedere all'agevolazione

Stando ai dati diffusi dall'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo), oltre l'86% degli interventi svolti finora riguarda edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti, perlopiù abitate, secondo uno studio dell'Osservatorio dei conti pubblici italiani, da persone con reddito medio-alto al Nord Italia
.jpg?im=Resize,width=335)
BONUS FACCIATE – Destinato a esaurirsi nel 2021 il bonus facciate, detrazione Irpef del 90% per le spese di rifacimento delle facciate di casa, incluse puliture e tinteggiature