Riforma del fisco in due step con delega del riordino sconti: le ipotesi
L'esecutivo lavora a un intervento in due tempi, con un antipasto di taglio delle tasse già in manovra e la riforma complessiva del sistema fiscale con una delega che dovrebbe contenere anche il riordino di sconti e agevolazioni. Ma il tema divide le forze politiche
Un intervento in due tempi, con un antipasto di taglio delle tasse già in manovra e la riforma complessiva del sistema fiscale con una delega che dovrebbe contenere, dopo anni di annunci, anche il riordino di sconti e agevolazioni. Il governo punta a chiudere entro il prossimo mese la complessa partita del fisco
GUARDA IL VIDEO: Tasse sulla casa, Draghi: nessuno pagherà di più o di meno
Si potrà quindi poi impostare il lavoro che, in prospettiva, porterà non solo alla riforma dell'Irpef ma anche alla revisione del catasto
Nadef, 22 mld di maggiori risorse a disposizione del Governo
Che si tratti di una "sfida di grandi proporzioni" lo mettono in evidenza anche i tecnici della commissione del Mef che hanno stilato la relazione annuale sulle tax expenditures, che nel frattempo continuano a lievitare: quelle attive nel 2021 sono 602, settanta in più del 2020, e valgono 68 miliardi, senza considerare le agevolazioni che rientrano "nell'assetto 'normale' " del sistema del prelievo
Una riforma "organica", "di ampia portata e destinata a durare a lungo" come quella in cantiere, osservano ancora i tecnici, richiede analisi approfondite e soprattutto "un ampio consenso" che però ancora a livello politico non c'è
Un confronto formale tra governo e maggioranza ancora non è stato fissato, né sulla delega né sull'intero pacchetto fiscale, che potrebbe comporsi anche di un decreto collegato alla manovra, ma il cdm sul fisco potrebbe essere preceduto da una cabina di regia
Nel decreto si starebbe valutando di inserire alcune misure sulle cartelle, dal rientro a piani di rate a una diluizione di quelle sospese durante l'emergenza Covid. La riforma vera e propria della riscossione potrebbe essere invece un capitolo della delega, anche se le commissioni Finanze la prossima settimana voteranno una relazione in cui si chiederà, anche in questo caso, di anticipare qualche misura già alla legge di Bilancio
In manovra di sicuro arriverà "qualche primo passo sull'alleggerimento del carico fiscale", ha confermato il ministro dell'Economia Daniele Franco: il conto delle risorse a disposizione si farà solo nella composizione dell'intero puzzle della legge di Bilancio
Si parte dai 2,3 miliardi del fondo per la riforma già a bilancio e dal tesoretto "potenziale" di 4,3 miliardi che arriva dal contrasto all'evasione che però potrebbe non essere tutto destinato al calo delle tasse. Ancora è da stabilire se si interverrà sull'Irap o già con una prima riduzione dell'Irpef per il ceto medio, mentre la riforma complessiva del prelievo sarà rinviata alla delega
Rientrerà tutto nella delega, invece, lo spinosissimo capitolo catasto, cui dovrebbero però essere dedicate poche righe e forse un riferimento esplicito all'assenza di tasse sulla prima casa
Sarà infatti affidato il mandato al Parlamento per rivedere le norme catastali