
Contributo a fondo perduto 2021, dichiarazione dei redditi va fatta entro il 10 settembre
Si tratta della data ultima per presentare il documento ai fini dell’accesso ai contributi a fondo perduto perequativi. Per ottenere l’aiuto i titolari di Partita Iva devono anticipare di più di due mesi la trasmissione della dichiarazione, la cui scadenza standard è il 30 novembre

Il 10 settembre è l’ultimo giorno utile per ottenere i contributi a fondo perduto perequativi: bisognerà entro quel termine presentare la dichiarazione dei redditi
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Chi possiede una Partita Iva dovrà dunque anticipare di circa due mesi la trasmissione della dichiarazione, che di norma è prevista entro il 30 novembre
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Il termine del 10 settembre è stato fissato per misurare il possesso o meno dei requisiti per poter accedere al beneficio, ovvero l’aver registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio nel 2020 rispetto al 2019
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In particolare, i contributi a fondo perduto sono stati introdotti dal Decreto Sostegni-bis dello scorso maggio: spetteranno a coloro che trasmetteranno la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020

Il contributo statale spetta a chi svolge attività d’impresa, arte o professione nonché ai titolari di titolari di Partita Iva attiva al 26 maggio 2021. Necessaria la residenza in Italia e non aver totalizzato ricavi o compensi superiori a 10 milioni di euro nel 2019

Nello specifico, il sussidio viene riconosciuto in misura non superiore a 150 mila euro ed è legato ad un calo degli utili, a differenza degli altri aiuti previsti sempre dal Decreto numero 73 quali il contributo “automatico” ai soggetti già destinatari della misura prevista dal Dl Sostegni

Diverso è anche il contributo “alternativo” per chi ha avuto ricavi o compensi nel 2019 inferiori a 10 milioni di euro, oltre ad una riduzione del fatturato medio mensile non inferiore al 30% nel periodo 1° aprile 2020-31 marzo 2021, rispetto al lasso temporale 1° aprile 2019-31 marzo 2020

Il sussidio “perequativo” è stato introdotto per sostenere economicamente le imprese colpite dagli effetti della pandemia da Covid-19, tuttavia verranno esclusi tutti coloro i quali non provvederanno alla dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre

Sull’anticipazione della data per la presentazione della dichiarazione, che ha provocato alcune polemiche, si era espresso il ministero dell’Economia e delle Finanze

Il ministero ha confermato che le tempistiche di invio delle dichiarazioni sono dovute all’esigenza, da parte dell’Agenzia delle entrate, di verificare rapidamente il diritto o meno al contributo, in particolare i risultati d’esercizio indicati nelle dichiarazioni dei redditi 2019 e 2020