
Voucher viaggi scaduti, che fare se non arrivano i rimborsi? I consigli di Confconsumatori
Se il tuo volo, il tuo viaggio in nave, treno o bus a lunga percorrenza è stato cancellato per il Covid e hai ricevuto un voucher, hai diritto al rimborso in denaro. Le compagnie stanno iniziando a pagare, ma l’associazione mette in guardia i passeggeri sugli atteggiamenti scorretti. È importante, sottolinea, inoltrare la richiesta scritta di rimborso del voucher subito dopo la scadenza dei 12 mesi dall’emissione

Le compagnie aeree hanno iniziato a rimborsare ai passeggeri, in denaro, i voucher emessi lo scorso anno per i titoli di viaggio annullati a causa della pandemia. Se il tuo volo - o il tuo tragitto in nave, treno o bus a lunga percorrenza - è stato cancellato per il Covid e hai ricevuto un voucher, infatti, puoi chiederne il rimborso. Ecco i consigli di Confconsumatori su come fare
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Secondo l’associazione, ricevere il rimborso in denaro - anche se è un diritto del consumatore - non è un percorso in discesa e per questo mette in guardia i passeggeri sugli atteggiamenti scorretti. È importante, sottolinea, inoltrare la richiesta scritta di rimborso del voucher subito dopo la scadenza dei 12 mesi dall’emissione
La nota dell'associazione
Confconsumatori spiega che i voucher emessi per titoli di viaggio (aereo, nave, treno, bus a lunga percorrenza) hanno una validità di 12 mesi, confermata da vari provvedimenti di legge. Però non sempre, allo scadere dell’anno, le compagnie rimborsano. L’associazione, in molti casi, è dovuta intervenire
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Porta come esempio tre casi risolti di tre siciliani che avevano voucher per voli cancellati a causa dell’emergenza Covid e che hanno avuto bisogno dell’intervento dell’associazione per ottenere i soldi: nel primo caso è stato ottenuto il rimborso per un catanese che l’1 maggio 2020 doveva andare a Berlino per rientrare il 5
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Nel secondo caso, ottenuto il rimborso per una passeggera della provincia di Catania che doveva viaggiare a fine aprile 2020 a Venezia e si era scontrata con la compagnia (che aveva tentato non solo di evitare il rimborso, ma aveva anche esteso il termine di validità del voucher senza espressa richiesta dell’interessata). Infine, il terzo caso risolto è quello di un giovane di Siracusa che a metà marzo 2020 doveva viaggiare da Catania a Torino e rientrare da Milano Malpensa
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Purtroppo esistono ancora “sacche di resistenza” e spesso le compagnie assumono atteggiamenti scorretti non rimborsando o frapponendo giustificazioni “burocratiche” del tutto infondate e ingiustificate, avverte Confconsumatori

Tuttavia, aggiunge, “riteniamo che in molti casi i rimborsi non arrivino a causa della mancata richiesta dei passeggeri e quindi consigliamo ai consumatori, appena scade il termine annuale decorrente dalla data di emissione del voucher, di richiedere il rimborso in denaro”

“Bisogna segnalare anche che, avvicinandosi la scadenza del voucher, le compagnie aeree o le agenzie di viaggio che hanno venduto i loro biglietti diffondono notizie fuorvianti, a cui non bisogna dare credito, sostenendo che la scadenza significa perdere ogni diritto; e quindi tentano di spingere i passeggeri a una proroga del voucher”, aggiunge l’associazione

“Al contrario – sottolinea ancora Confconsumatori – la scadenza del voucher senza utilizzazione dà diritto ad avere il rimborso in denaro senza attendere ulteriormente”

“La nostra battaglia continua. Abbiamo sostenuto sin dal primo momento l’importanza del rimborso in denaro, ancor più oggi nel momento in cui quelle stesse previsioni di legge, che hanno penalizzato inizialmente i consumatori, una volta trascorsi 12 mesi riconoscono ai passeggeri quella possibilità che doveva essere loro concessa da subito”, hanno dichiarato Mara Colla, presidente nazionale di Confconsumatori, e l’avvocato Carmelo Calì, responsabile nazionale trasporti