Invalidità civile, boom di richieste. L'Inps lavora a un piano per l'emergenza
Come riferisce Il Messaggero, sono 320mila le persone in attesa della prima visita con l’Inps e altre 860mila presso le Asl. I ritardi sono dovuti soprattutto alla pandemia da Covid. Intanto, l'Istituto di previdenza punta ad azzerare l’arretrato entro l’anno, attraverso la creazione di un hub centralizzato a Roma e il ricorso massiccio alla visita agli atti, cioè a distanza e sulla base della documentazione inviata dal cittadino
Sono 320mila le persone in attesa della prima visita con l'Inps e altre 860mila presso le Asl, nei territori in cui non c’è la convenzione con l'Istituto di previdenza. In tutto, ben oltre 1 milione di persone. Sono questi i numeri, riportati da Il Messaggero, sull’emergenza relativa all’invalidità civile in Italia
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La situazione è peggiorata a causa della pandemia di Covid, ma non solo. L’Inps, che gestisce direttamente circa un quarto delle procedure mediche per questa prestazione, intanto, corre ai ripari con un piano che punta ad azzerare l’arretrato entro l’anno, attraverso la creazione di un hub centralizzato a Roma e il ricorso massiccio alla visita agli atti, cioè a distanza e sulla base della documentazione inviata dal cittadino
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Gabriella Di Michele, direttore generale dell’istituto, si domanda però quanto a lungo il sistema potrà reggere: “È un problema di strutture ma anche di sostenibilità finanziaria del sistema e forse bisognerà iniziare a chiedersi se non è il caso di legare maggiormente le prestazioni al reddito, per poter concentrare l’aiuto verso coloro che ne hanno più bisogno”
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In base alle norme in vigore, l’assegno agli invalidi civili (287,09 euro per 13 mensilità in caso di riduzione della capacità lavorativa dal 74 al 99%) viene erogato con un limite di reddito personale a 4.931,29 euro l’anno, mentre la pensione di inabilità ha una soglia fissata a 16.982,49 euro l’anno
LA PAGINA INPS SULL'ASSEGNO AGLI INVALIDI CIVILI
L’indennità di accompagnamento (522,10 euro per 12 mensilità con inabilità al 100% e incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita), invece, è riconosciuta a tutti indipendentemente dal reddito. In seguito a una sentenza della Corte costituzionale dello scorso anno, i titolari di pensione di inabilità dai 18 anni in poi hanno diritto alla maggiorazione fino a 651 euro mensili, in base a un diverso limite di reddito
A provocare grandi rallentamenti è stata la pandemia. “Lo scorso anno, in seguito alla sospensione delle visite che di fatto è durata fino a novembre, si sono accumulate 150mila pratiche in più da smaltire, mentre per il 2021 stimiamo di averne 650mila contro le 510mila abituali, perché molti che avevano rinunciato ora stanno facendo domanda”, spiega Di Michele
L’Inps affronta la mole di lavoro con 300 medici dipendenti e circa 1.400 che lavorano in convenzione con un orario di 25 ore settimanali, e ne verranno assunti altri 189, "ma non entreranno in servizio prima del prossimo anno", come ha anticipato il direttore generale
La soluzione potrebbe essere quella di sfruttare la possibilità offerta da una legge del 2020 di effettuare “visite agli atti”, cioè non in presenza ma sulla base della sola documentazione. Attualmente sono poco meno del 25% del totale, e dovrebbero passare al 70-80%
Contemporaneamente verrà creato un hub specializzato negli uffici Inps di Via Ballarin a Roma, che accentrerà le domande per poi eventualmente smistarle presso i vari centri medico-legali. In questo modo per fine anno dovrebbero essere azzerate le visite in attesa che si sono accumulate oltre il livello normale
Come ricorda ancora Il Messaggero, l’istituto di previdenza gestisce le procedure mediche per l’invalidità nel Lazio, in Calabria, in Basilicata, in Campania (con l’eccezione di Napoli) e in altre province di Friuli, Veneto e Sicilia. I problemi di arretrato si concentrano nei centri urbani, con una criticità particolare che riguarda Roma