Contributi a fondo perduto per la riduzione del canone degli affitti: al via le domande
L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che dal 6 luglio fino al 6 settembre è possibile, per i proprietari di casa che riducono l'affitto all'inquilino che la detiene come abitazione principale, presentare la richiesta per ottenere agevolazioni fiscali che arrivano fino a 1.200 euro
Dal 6 luglio al 6 settembre è possibile, per i proprietari di casa che riducono l'affitto all'inquilino che la detiene come abitazione principale, presentare la domanda per ottenere agevolazioni fiscali
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In particolare, si tratta del contributo a fondo perduto, un provvedimento sul "contributo affitti" che è stato ufficializzato dall’Agenzia delle Entrate. La stessa ha già pubblicato sul proprio sito tutte le istruzioni su come ottenerlo e tutti gli altri dettagli della misura
Il documento dell'Agenzia delle Entrate
Nello specifico, il contributo equivale ad un rimborso del 50% dell'ammontare complessivo dello "sconto" che l’affittuario concede all’inquilino fino ad un importo massimo di 1.200 euro. Denaro che verrà successivamente corrisposto direttamente sul conto corrente che il richiedente ha indicato nella domanda
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Tuttavia non si tratta di un contributo valido per tutto il territorio: lo sconto è usufruibile dagli affittuari la cui abitazione è situata nei Comuni definiti ad alta tensione abitativa ovvero Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, ma anche i Comuni confinanti con gli stessi e gli altri Comuni capoluogo di provincia
Per quanto riguarda i beneficiari, il contributo a fondo perduto è usufruibile da parte di quei locatori che dal 25 dicembre dello scorso anno al prossimo 31 dicembre hanno abbassato, o hanno intenzione di farlo, i canoni del contratto di affitto per tutto o parte dell'anno 2021
Inoltre è obbligatorio che questi contratti d’affitto siano stati firmati e siano entrati in vigore almeno dal 29 ottobre 2020
Non solo: è necessario che l’abitazione, che come già detto deve essere all’interno di uno dei Comuni ad alta tensione abitativa, sia anche l’abitazione principale del conduttore
Poiché i fondi stanziati sono di 100 milioni di euro, nel caso in cui le risorse dovessero risultare inferiori all'ammontare complessivo dei contributi da erogare, l'Agenzia delle Entrate provvederà al riparto proporzionale delle risorse stanziate sulla base del rapporto tra l'ammontare dei fondi disponibili e l'ammontare complessivo dei contributi richiesti
Per quanto riguarda invece la compilazione della domanda, la stessa Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un pdf sul proprio sito dove viene spiegato il procedimento per evitare errori che renderebbero la richiesta non valida
All'interno della domanda andrà inserito il codice fiscale del locatore, l’Iban del conto corrente su cui ricevere le somme e i dati del contratto oggetto di rinegoziazione
È obbligatorio riportare anche la data di inizio e fine del nuovo canone rinegoziato, così come l'importo del canone annuo prima e dopo la rinegoziazione e l'indicazione della quota di possesso del locatore richiedente il contributo