Bonus bancomat 2021 e agevolazioni Pos: cosa prevede il nuovo decreto
Il 30 giugno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il provvedimento che comprende alcune misure fiscali a vantaggio dei lavoratori. Si tratta di una strategia del governo che mira a incentivare la tracciabilità dei pagamenti attraverso agevolazioni a favore delle imprese. Ecco tutti i dettagli

Bonus bancomat, agevolazioni per chi si dota del Pos e credito d’imposta per le commissioni. Sono queste alcune delle misure contenute nel nuovo decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 30 giugno
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Si tratta di un decreto legge che punta a incentivare i pagamenti tracciabili: per questo vengono rinforzate le agevolazioni per le imprese. Parallelamente, è stato però sospeso il cashback: il 30 giugno è la data limite per raggiungere il numero minimo di transazioni per ottenere il rimborso
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La prima novità del nuovo decreto deriva da una modifica dell’articolo 22 della vecchia legge del 2019: nello specifico, viene portato dal 30 al 100% il credito d'imposta riconosciuto agli esercenti attività d'impresa per le commissioni addebitate in caso di pagamento con bancomat, carte di credito, prepagate e altri strumenti di pagamento tracciabili
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Dunque, un rinnovato bonus bancomat di cui potranno usufruire a partire dall’1 luglio tutti i titolari di partita Iva che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali, nel caso di utilizzo di mezzi di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa o a strumenti evoluti di pagamento
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Non solo: il decreto introduce un nuovo credito d'imposta per l'acquisto, il noleggio o l'utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori di cassa
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Il bonus introdotto dal decreto n. 99 del 30 giugno 2021 è dunque doppio: da un lato l'agevolazione a chi si dota di Pos e - più in generale - di strumenti che consentono al cliente di pagare in modalità elettronica, dall'altro quella per l’acquisto di strumenti evoluti di incasso e pagamento
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Il bonus per l'acquisto di Pos sarà disponibile purché tali strumenti si colleghino ai registratori di cassa. L'importo sarà parametrato in base ai ricavi e compensi del richiedente
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In questo caso, il credito d’imposta viene riconosciuto nel limite massimo di 160 euro per soggetto. Spetterà al 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano inferiori a 200mila euro; 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano compresi tra i 200mila e 1 milione di euro; 10% per chi ha ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiori a 1 milione di euro ma inferiori a 5 milioni

Inoltre, a chi acquista, noleggia o utilizza strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica, spetta un credito d'imposta nel limite massimo di spesa per soggetto di 320 euro

In particolare: al 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano inferiori a 200mila euro; 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano compresi tra i 200mila e 1 milione di euro; al 40% per chi ha ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiori a 1 milione di euro ma inferiori a 5 milioni
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Si tratta di novità legate all’avvio delle semplificazioni Iva per chi adotta strumenti evoluti di incasso. Questi soggetti, a partire dall'1 luglio 2021, sono esonerati dagli obblighi legati allo scontrino elettronico: memorizzazione e trasmissione dei dati saranno effettuati in un’unica operazione, all’atto del pagamento. In questo caso, però, si attende il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per la definizione delle regole operative