
Ok al decreto Proroghe: dallo smart working ai documenti d’identità, le misure
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al provvedimento. Secondo una bozza circolata prima dell’inizio della riunione, è composto da 11 articoli. Salta l’obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due; i documenti di identità scaduti durante la pandemia sono validi fino a settembre; si può sostenere l'esame per la patente fino alla fine del 2021; camere di commercio ed enti locali avranno più tempo per chiudere i bilanci; niente proroga delle concessioni balneari e per ambulanti

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Proroghe: ecco quali sono le misure contenute nell’ultima bozza, circolata prima dell’inizio del Cdm
Decreto proroghe, via libera dal Consiglio dei ministri
Negli 11 articoli che formano il testo, si va da nuove scadenze e cambio di regole per lo smart working nella pubblica amministrazione, a più tempo al governo per esercitare il golden power in alcuni settori, fino ai documenti di identità scaduti durante la pandemia validi fino a settembre
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Nel decreto legge di proroga dei termini non è stata inserita la norma, oggetto di approfondimenti tecnici nelle ultime ore, sulla proroga delle concessioni balneari e per gli ambulanti. L'intervento avrebbe dovuto tra l'altro ovviare alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni in contrasto con la normativa Ue
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Nella bozza, non c’è l’obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due, né durante l'emergenza né con l'adozione dei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile. Lo smart working si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell'anno, ma non ci sarà il vincolo del 50%. Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi
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Nel dettaglio, la norma conferma lo smart working semplificato anche nel pubblico impiego fino a massimo il 31 dicembre 2021, mentre per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico la scadenza viene legata a quella dello stato di emergenza
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La misura però non si limita a intervenire sulle regole straordinarie applicate durante la pandemia ma anche sul nuovo sistema organizzativo a regime, quello dei Pola appunto, introdotto lo scorso anno: per le attività che si possono condurre con modalità agili, le norme sui Pola prevedevano che i dipendenti si potessero avvalere dello smart working "almeno per il 60%" nell'ambito dei piani organizzativi e per minimo "il 30%" in caso di mancata adozione dei Pola. Ora la percentuale del 60% sparisce e il minimo passa dal 30% al 15%
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"Si torna alla normalità”, ha commentato il ministro Renato Brunetta spiegando le norme contenute nel decreto Proroghe. "Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone per introdurre da un lato flessibilità coerente" con il riavvio delle attività "che stiamo vivendo e dall'altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici. Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti"

Camere di commercio ed enti locali avranno più tempo per chiudere i bilanci. Il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione per l'esercizio 2020 per gli enti locali slitta al 31 maggio 2021, stessa data entro cui andrà deliberato il bilancio di previsione per l'esercizio 2021. Fino ad allora è autorizzato l'esercizio provvisorio. Per il sistema camerale è differito al 30 giugno il termine per l'adozione dei bilanci d'esercizio 2020 (era il 30 aprile). La proroga vale per le Camere di commercio, le loro Unioni regionali e le relative aziende speciali

"La proroga della scadenza per l'approvazione dei bilanci consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull'attività amministrativa e contabile sia su quella organizzativa degli enti che guidano. Per questo ringraziamo la ministra dell'Interno di aver ascoltato le richieste che in modo pressante l'Anci ha avanzato nell'interlocuzione quasi quotidiana con il governo", ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro

I provvedimenti di interesse dei Comuni, nel dettaglio, sono tre: l'ulteriore rinvio di un mese per l'approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo, che quindi slittano al 31 maggio; la proroga della validità delle carte d'identità al 30 settembre; la proroga di un anno (la scadenza è quindi fissata al 31 dicembre 2022) per l'attuazione dei piani per le città

Per quanto riguarda la carta d'identità e gli altri documenti di riconoscimento scaduti a partire dal 31 gennaio 2020, quindi, la validità è prorogata fino al 30 settembre 2021

Ci sarà più tempo anche per dare l'esame di teoria per la patente: il decreto Proroghe sposta ancora, infatti, il termine entro cui sostenere la "prova di controllo delle cognizioni" che, nella norma, andrebbe sostenuto entro 6 mesi dalla domanda. Si prevede invece che per le domande presentate nel 2020 il quiz si possa sostenere per tutto il 2021, mentre per quelle presentate dall’1 gennaio e fino alla fine dello stato di emergenza si avrà un anno di tempo a partire dalla data di presentazione delle istanze

Sono prorogate dal 30 aprile al 31 luglio le misure "urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 in ambito penitenziario". La proroga si applica alla possibilità, per la durata dello stato di emergenza da Covid, di ottenere licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà. Permette inoltre di determinare una durata straordinaria dei permessi premio. Dà infine la possibilità di chiedere la detenzione domiciliare ove la pena non sia superiore a 18 mesi, anche se costituisce parte residua di una pena di durata maggiore